Pacchetto No. 123: Graziani, sec. XV-XVIII

Collocazione attuale
Archivio Graziani di Vada, Fondo Archivio di famiglia/Pacchetto no. 123
Fondo/Sottofondo
Fondo Archivio di famiglia
Tipologia ed estensione materiale
busta archivistica contenente 10 fascicoli
Datazione o Estremi cronologici
sec. XV-XVIII
Titolo o Breve descrizione del contenuto
Pacchetto No. 123: Graziani, sec. XV-XVIII
Contenuto
P123/1 Fascicolo contenente discorsi religiosi scritti da Giuseppe Graziani.
Orazioni e discorsi di argomento religioso raccolti da Giuseppe Graziani.
P123/2 Testamento di Partesilea, figlia di Giovanni Maria Angeli, moglie di Lorenzo Cecco Santi che nomina sua erede universale Eleutisia, moglie di Pompeo Lorenzi, 1571.
- Bando emesso dai Governatori di Città di Castello su richiesta degli ufficiali dell’Abbondanza con che si ordina ai “porchettari” di cuocere bene le carni e di tagliarle in maniera corretta, 1583.
- Sentenza di condanna al carcere per Costantino Centori.
- Dichiarazione fatta su richiesta di Francesco del fu Stefano Fensaresi per attestare che nel 1587 una violenta tempesta si abbatté il giorno del Corpus Domini sui possedimenti di Farazzano [Forlì] rovinando i raccolti di grano e biade.
- Mandato di procura fatto da don Giovanni Francesco di Scipione Lorenzo Guidi di Lamoli nelle persone di Annibale Pallanti, Pietro Mazzoni e Bernardo Amanti di Città di Castello perché prendano possesso della pieve di S. Giustino, 1585.
- Elenco di cose che sono necessarie ad una monaca.
- Dichiarazione giurata che Andrea di Francesco da Cerbara era un soldato, 1625.
- Stefano di Pasquino di val di Monte da dei soldi a Francesco di Pietro di Città di Castello per una compagnia d’ufficio, 1616.
- Barna e Luca da Cospaia accusati dell’omicidio di Pompeo di Maria commesso per legittima difesa, chiedono un salvacondotto per tutto lo Stato Pontificio.
P132/3 Togno di Masso da Montioni vende a Renzo di Antonio da Cospaia un terreno chiamato la Fossa confinante con i beni di Carlo Graziani, 1609.
- Atto per la dote tra Matteo di Giuseppe da S. Giuseppe e Maria di Giovanni Maria da Colcelalto, 1623.
- Quietanza per la dote di donna Andrea fatta da Simone di Francesco da Cerbara, erede di Simone di Angelo da Montioni ad Alessandro di Angelo Giannini da Pistrino.
- Giovanni di Fabio di Corposano riceve dal suocero Romano di Sigismondo Silvestri di Montioni il corrispondente in terreni di 100 fiorini come dote per la moglie Francesca, 1625.
- Tarquinio Signorelli si dichiara debitore di Antonio Guerrini, fattore a Selci del sig. Vincenzo Vitelli, 1585.
- Sentenza capitale contro Francesco di Marco da Pitigliano, 1624.
- Citazione di Vincenzo di Nanni da Parnacciano contro Santi di Francesco di Lame per denari di affitti scaduti.
- Processo civile per Vincenzo di Nanni da Parnacciano che aveva venduto un pezzo di terra a Domenico di … a patto di ricomprarlo e poi venduto a Riccio di Botine, 1622.
- Instrumento dotale per il matrimonio tra Anna di Filippo Angeli di Città di Castello e Nicolò Senzossi di Città di Castello, 1606.
- Sentenza di pena capitale e confisca di beni per Cecco, Bartolomeo e Masso da Grumale, 1609.
- Instrumento di pace, fatta nel 1610 e copiato nel 1626, tra i Lamarini di Citerna per Luigi e Francesco Vitelli.
P123/4 Instrumento di vendita: Caterina, moglie di Orazio di Antonio di Nicolò Capucci, vende a Sebastiano di Pietro Paolo Gettati un podere a villa Selci parrocchia di S. Bartolomeo chiamato Spedaletto, 1485.
- Compromesso nella persona del dott. Albezzin di Albezzini per una controversia di un terreno in affitto di proprietà dell’abbazia di S. Salvatore, tra Giovanni Antonio Maria di Lorenzo di Paolo Gettati e Giovanni Battista di Giobbe, 1512.
- Monitorio di scomunica su richiesta di Sebastiano di Pietro Paolo Gettati e di Mattea sua moglie per la restituzione del testamento di Bernardino Evangelisti suocero di detto Sebastiano, 1525.
P123/5 Bernardino e Angelo di Vincenzo di Paterna abitanti a Pitigliano vendono a Giovanni Battista del Pasqua da Paterna delle case, 1634.
- Santi di Giovanni Battista da Lama vende a Goro di Domenico Gori da Celalba un terreno chiamato il Tornaio a Pitigliano. I denari con cui paga Goro sono della moglie donna Livia di Pietro da Celle, 1592.
- Copia di due vendite: nella prima Michele di Michele Bologna delle Capanne vende a Francesco di Giovanni Maria un terreno a S. Giustino nella parrocchia della pieve, 1649; nella seconda Bartolomeo di Giovanni Zanchi vende a Vincenzo di Michele Bologna delle Capanne una casa a S. Anastasio, 1649.
- Copia della promessa fatta da Goro di Domenico da Celalba ad Antonio di Maria Bergamaschi da Carsuga di dargli in sposa sua figlia Marina, 1605.
- Quietanza per la dote di Polisena fatta da Mario Cioci da Fraccano, 1605.
- Originale e copia della promessa fatta da Ippolito di Alessandro delle Capanne per la dote della figlia Mattea sposata con Bartolomeo di Francesco da Montioni, 1662.
- Instrumento di vendita di terreni chiamati Peruschi e Muracci fatta da Ginno di Giovanni Maria da Celalba a Gaspare Cerboni di S. Anastasio, 1612.
P123/6 Supplica di Agata, moglie di Marino della Ginevra di Pieve Saddi, per avere giustizia per un furto subito, 1471.
- Ordine del Commissario della Camera Apostolica di Città di Castello che a Vincenzo Marchesani venga restituito un baule d’argento, 1582.
- Ordine del Commissario della Camera Apostolica di Città di Castello perché vengano consegnati a Vincenzo Marchesani erede del cavaliere e del vescovo Marchesani gli argenti depositati presso Annibale Pallanti, 1583.
- Copia del 1536 di un documento del 1511 in cui Tommaso Peracini di Spinabeto e donna Michelina sua moglie vendono a Biagio Marini da Scalocchio dei terreni chiamati Valle del prete posti nella parrocchia di S. Pietro a Scalocchio.
- Notizie sulla famiglia del capitano Annibale da Scagnano e sui loro beni.
- Compromesso nelle persone dell’abate di Scalocchio Pierantonio Bandini e Guido Pierpaolo di Città di Castello per una lite in corso dal 1460 tra Pierantonio di Giacomo Alberti e donna Ginevra, moglie di Cristoforo di Giacomo di Città di Castello, 1461.
- Contratto per la dote di Bernardina tra Vincenzo di Pietro suo padre e Leonardo del fu Stefano Cambi padre di Stefano, promesso sposo, 1506.
- Michelina di Antonio da Parnacciano vende a Simone di Scalocchio dei terreni posti a Spinabeto, 1526.
P123/7 supplica di Battista Felici al governatore di Città di Castello arrestato per aver indossato una lorica contravvenendo alla legge che vieta di portare armi offensive e difensive, 1571.
- Supplica di Buffa da Cerbara arrestato per aver negato dei pegni, 1545.
- Supplica di Toto di Luca di S. Giustino arrestato per spergiuro, 1547.
- Supplica di Francesco della Ciofa arrestato per aver sparato a Giovanni di Antonio Zingaro, 1512.
- Supplica di Pietro Bartolucci, ortolano in carcere, per aver ferito al viso Margherita Menchi, 1531.
- Supplica di Felice di Battista da Castelfranco per aver fatto pegni senza licenza, 152...
- Supplica di Parigi di Piermatteo da Castelguelfo in carcere per aver avuto contatti con suo fratello Antonio bandito, 1547.
- Supplica di Loreno Calzini arrestato per aver giocato [a carte?] e per aver bestemmiato, 1547.
P123/8 Testamento di Pietro Paolo di Francesco Paolo di Celle in favore della moglie Rosa e della nipote Maddalena, 1499.
- Copia del testamento di Bartolomeo del fu Dolfo [o Delfo] de Capreti, 1507.
- Testamento di Costanza di Battista di Paolo Bianchi da Monterchi moglie di Simone d’Olivo Alessandri a favore della cappella nella pieve di S. Simeone di Monterchi, 1591; + elezione di Simone Ugolini a cappellano della suddetta cappella, 1659.
- Testamento di Tommaso di Mariotto di Giovanni Fracchi di Celalba, 1541.
- Testamento di Andrea di Domenico di Celalba, 1616.
- Testamento di don Ippolito Berardi di Città di Castello, 1621.
- Testamento di don Sante di Antonio Allegrini rettore della chiesa di S. Terenzio di Pitigliano, 1605.
- Copia del testamento di Matteo Lazzarini da Selci, 1619.
P123/9 Francesco di Antonio Fantoni detto il Corso si obbliga a pagare …, 1531.
- Antonio di Pietro Capucci promette a Bartolomeo di Franceschino Fucci di pagargli 16,5 braccia di monachino, 1424.
- Giovanni Maria di Lorenzo Pietro Paolo Gettati chiede al giudice ordinario di Città di Castello che obblighi mastro Cecco Santi Ercolani a restituirgli dei soldi, [1529].
- Giureconsulto per Matte, Francesca e Elisabetta per denari legati alla loro eredità.
- Mandato di procura fatto da Anna, moglie di Nicola Senzossi, nella persona di mons. Giovanni Battista Remboldi, 1610.
- Monitorio su istanza di Tarquinio Signorelli di Città di Castello, erede di Giovanni Battista Tiberti, affinché gli vengano restituiti tutti i beni da lui ereditati e per conoscere il notaio che ha redatto l’atto di rinnovo di una compagnia d’ufficio tra Francesco Tarlati e Girolamo Cerboni per poter ricercare l’atto nei registri dal momento che è stato perso. La compagnia fu poi ceduta a donna Marchigiana moglie del Tiberti, 1579.
P123/10 Don Benedetto di Mariotto da a mastro Francesco di Pietro di Città di Castello dei denari per una compagnia d’ufficio, 1623.
- Compromesso per le divisioni dei beni di Evangelista della Pace tra Sebastiano di Giacomo Pietro Paolo Gettati, marito di Mattea figlia di Berto di Evangelista, Bartolomeo di Ambrogio Ambrogi, marito di Francesca figlia di Giuliano di Evangelista e Bartolomeo di Andrea Biccari, marito di Elisabetta, figlia di Giuliano di Evangelista.
- Laudo del Campelli auditore del Governatore di Città di Castello per Bartolomeo Biccari, Bartolomeo Ambrogi e Stefano Gettati per confermare i precedenti laudo di Alessandro e Nicolò Vitelli, 1536.
- Compromesso nella persona di Nicolò Vitelli tra Bartolomeo di Andrea Biccari con sua moglie Elisabetta, Bartolomeo Ambrogi con sua moglie Francesca e Sebastiano di Giacomo Gettati e sua moglie Mattea, 1528.
- Commissioni del legato del cardinale di Urbino per Margherita Pacisordi, moglie di Florido di Francesco Baldassarri, per riavere un podere a villa Caprani (Città di Castello) che ha venduto a Orlando Rolandi, 1554
numero
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