b. 63A / Lettera 63

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Il referendario Alessandro Avogaro riferisce ad Antonio Maria Graziani la disputa giurisdizionale in cui si trova coinvolto il vicario del vescovo di Cittanova Girolamo Vielmi, reo di aver scomunicato alcuni laici che si erano attribuiti il possesso di due benefici ecclesiastici rivendicandone il giuspatronato senza l’autorizzazione dell’autorità vescovile ma con il solo sostegno della magistratura veneziana degli avogadori di Comun. In risposta alla scomunica, gli avogadori hanno bandito il vicario dal dominio veneziano. Il nunzio pontificio a Venezia, Alberto Bolognetti, si è limitato a pretendere che i titolari del giuspatronato si impegnino a pagare le decime ecclesiastiche sui loro beni, decisione che Avogaro disapprova con fermezza, spiegando come Bolognetti sia solito sconfessare le misure prese dalle autorità diocesane. Avogaro andrà a Venezia nei prossimi giorni, ma nel frattempo desidera che Graziani gli faccia avere pareri sulla vicenda da Giovanni Francesco Canobio e dai cardinali Tolomeo Gallio e Giovanni Francesco Commendone. Informa infine che il vescovo di Capodistria, Giovanni Ingenerio, è molto malato e si teme per la sua vita.

Numero documento
63
Estensione materiale
6 pp.
Luogo di redazione
Cittanova
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
15 aprile 1579
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica e destinatario.

Luoghi rilevanti
Venezia