b. 63A / Lettera 93

Regesto veloce

Il referendario Alessandro Avogaro teme che il diffondersi della peste a Trieste possa spingere il governo della Serenissima a vietare l’ingresso in territorio veneto dei viaggiatori provenienti dall’Istria. Avogaro sta cercando di ridurre, nella diocesi di Cittanova, i giuspatronati laici, che sottraggono risorse destinate alle chiese e che il vescovo Girolamo Vielmi non è riuscito a eliminare. A tal proposito ha scritto all’agente Antonio Maria Zaccagni perché consulti il cardinale Giovanni Francesco Commendone sull’eventualità che Avogaro possa entrare in possesso di un beneficio usurpato dai contadini. Avogaro è stato informato di una caduta del conte Germanico Savorgnan e spera che nell’incidente non si sia ferito anche il fratello Giulio. Aggiunge che al momento può permettersi solo tre servitori. Manda i suoi saluti al protonotario Diego de Ávila, al banchiere Pietrantonio Bandini e al benedettino Giovanni Battista Stella.

Numero documento
93
Estensione materiale
4 pp.
Luogo di redazione
Cittanova
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
13 gennaio 1579
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.

Luoghi rilevanti
Trieste