b. 63A / Lettera 128

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Il referendario Alessandro Avogaro comunica ad Antonio Maria Graziani che il cardinale Giovanni Francesco Commendone, benché a letto malato, ha comunque dato disposizione di spedire a Roma un plico del coadiutore del patriarca di Aquileia Alvise Giustinian. Il plico contiene, tra il resto, un documento, stilato da Graziani, riguardante gli affitti dei beni dell’abbazia veronese di S. Zeno, ed è stato consegnato al cardinale Alessandro Sforza dall’agente Antonio Maria Zaccagni. Non appena arriveranno da Verona le lettere di Giorgio Martelli, saranno inviate al cardinale Marcantonio Colonna. Giovanni Battista Scappi, membro del seguito di Commendone, ha dovuto faticare molto per mettere ordine nelle carte patrimoniali del cardinale il quale, potendo vantare in cassa diecimila ducati, desidera smentire le voci che lo descrivono come pesantemente indebitato. Avogaro informa infine dell’arrivo a Todi di Antonio Gallerati, maestro di casa di Commendone, accompagnato dall’abate commendatario di S. Maria di Gavello Antonio Cocco, e dà notizia della morte di un fratello del benedettino Giovanni Battista Stella.

Tipologia
it
Numero documento
128
Estensione materiale
6 pp.
Luogo di redazione
Todi
Luogo di ricezione
Padova
Data di redazione
2 novembre 1577
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.