b. 63A / Lettera 176
- Sottounità / Unità archivistica
- Archivio Graziani di Vada, Fondo Antonio Maria Graziani, b. 63A
- Regesto veloce
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Il referendario Alessandro Avogaro avvisa Antonio Maria Graziani che il cardinale Giovanni Francesco Commendone desidera trattenerlo a Padova per seguire la causa riguardante gli affitti dei beni dell’abbazia di S. Zeno di Verona. Avogaro riferisce della sua nomina a coadiutore del vescovo di Cittanova, dove si recherà al termine dell’inverno; prega quindi Graziani di inviare a Verona un plico contenente alcune bolle pontificie. Insieme con il coadiutore del patriarca di Aquileia Alvise Giustinian e l’agente Antonio Maria Zaccagni, Avogaro ha cercato di convincere Commendone a rinunciare a un canonicato conteso. Promette che Commendone scriverà presto da Narni in merito alle sue rendite veronesi, inviando le sue missive dapprima ad Annibale di Capua, nunzio pontificio a Venezia, e successivamente a Graziani. Avogaro riporta infine la notizia, avuta da Zaccagni, secondo cui «in Francia la pace è fatta».
- Tipologia
- it lettera sciolta, parzialmente in cifra
- Numero documento
- 176
- Estensione materiale
- 4 pp.
- Mittente
- Avogadro, Alessandro
- Destinatario
- Graziani, Antonio Maria <1537-1611>
- Luogo di redazione
- Todi
- Luogo di ricezione
- Padova
- Data di redazione
- 7 ottobre 1577
- Note libere
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Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.