b. 63A / Lettera 190
- Sottounità / Unità archivistica
- Archivio Graziani di Vada, Fondo Antonio Maria Graziani, b. 63A
- Regesto veloce
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Il coadiutore del patriarca di Aquileia Alvise Giustinian ha appreso da Antonio Maria Graziani le rimostranze dei religiosi che vivono nell’abbazia di S. Zeno per il canone di affitto richiesto per i terreni del cardinale Giovanni Francesco Commendone. Giustinian riferisce dell’incontro con il vescovo di Cittanova Girolamo Vielmi, durante il quale ha cercato di convincerlo a nominare suo coadiutore il referendario Alessandro Avogaro anziché un membro della famiglia Surian. Giustinian è tra l’altro occupato in una trattativa riguardante il patriarca di Venezia Giovanni Trevisan, ma a breve intende fare ritorno a Padova per incontrare Graziani, al quale ha inoltrato alcune lettere da Todi e da Bologna. L’arciprete di Megliadino S. Fidenzio, Giovanni Giacomo Diedo, andrà in settimana alla sua parrocchia. Il fratello dello scrivente, Andrea Giustinian, si recherà presto a Verona. Circola voce che la situazione nelle Fiandre stia precipitando, che a Genova non si facciano ormeggiare galee spagnole e che «in Vienna si sta molto male in materia di religione, si predica in publico, anzi in un palazzo […] si fanno cene et altre simili heresie».
Giustinian conferma infine che Commendone ha ricevuto il testo dell’accordo per i beni dell’abbazia di S. Zeno e lo mostrerà al cardinale Alessandro Sforza.
- Tipologia
- it lettera sciolta, parzialmente in cifra
- Numero documento
- 190
- Estensione materiale
- 4 pp.
- Mittente
- Giustinian, Alvise
- Destinatario
- Graziani, Antonio Maria <1537-1611>
- Luogo di redazione
- Venezia
- Luogo di ricezione
- Verona
- Data di redazione
- 5 settembre 1577
- Note libere
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Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.