b. 63A / Lettera 216

Regesto veloce

Il coadiutore del patriarca di Aquileia Alvise Giustinian spiega ad Antonio Maria Graziani che i recenti ritardi nella consegna della corrispondenza sono stati dovuti all’assenza del patrizio Ludovico Fiesso da Ferrara per alcuni giorni. Ha saputo che Giovanni Francesco Commendone andrà a Loreto a settembre e che qui sarà raggiunto anche da Giustinian e da Girolamo Savorgnan. Giustinian riferisce poi delle congratulazioni inviate dal duca d’Urbino Francesco Maria II Della Rovere alla Serenissima per l’elezione del doge Sebastiano Venier. Dalla Germania il nunzio Giovanni Dolfin invia notizie sulla fede religiosa dell’imperatore. In Polonia il re Stefano I Báthory ha ordinato l’uccisione di ottomila tedeschi residenti a Danzica, in soccorso dei quali Federico II, sovrano di Danimarca e Norvegia, avrebbe mandato 30 navi. Nelle Fiandre il principe Guglielmo I d’Orange continua nei suoi attacchi contro le truppe spagnole di don Giovanni d’Austria. La diocesi di Bergamo è contesa tra diversi prelati: il cardinale Giovanni Morone sostiene il vescovo di Vicenza Matteo Priuli, il cardinale Carlo Borromeo il vescovo di Novara Girolamo Ragazzoni, altri propongono Giovanni Dolfin, altri ancora Giorgio Corner, mentre l’arcivescovo di Nicosia Filippo Mocenigo negozia per sé stesso. Giustinian manda infine i suoi saluti a Giorgio Martelli.

Numero documento
216
Estensione materiale
4 pp.
Luogo di redazione
Padova
Luogo di ricezione
Verona
Data di redazione
30 luglio 1577
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.

Luoghi rilevanti
Danzica
Ferrara
Fiandre
Roma