b. 63A / Lettera 220

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Il coadiutore del patriarca di Aquileia Alvise Giustinian riferisce ad Antonio Maria Graziani dei suoi tentativi per indurre il figlio di Gregorio XIII, Giacomo Boncompagni, a favorire Girolamo Savorgnan nella prossima assegnazione della diocesi di Bergamo. Savorgnan può contare, tra il resto, sull’aiuto del nunzio pontificio a Venezia Annibale Di Capua e, se anche il cardinale Giovanni Francesco Commendone lo sosterrà, il referendario Alessandro Avogaro otterrà sicuramente il titolo di coadiutore del vescovo di Cittanova, Girolamo Vielmi. I principali candidati alla diocesi di Bergamo sono Roberto Sassatelli vescovo di Pesaro, Matteo Priuli vescovo di Vicenza, Bernardino Surian arcivescovo di Corfù, Giovanni Dolfin vescovo di Torcello, Filippo Mocenigo arcivescovo di Nicosia e Girolamo Ragazzoni vescovo di Novara, sostenuto dal cardinale Carlo Borromeo.

L’agente Antonio Maria Zaccagni ha mostrato al datario Matteo Contarelli il valore in scudi di un canonicato di Graziani nella diocesi di Padova, per stabilire con precisione quanto diminuirebbe se venisse applicata una pensione sulle sue rendite. Giustinian poi prega Graziani di raggiungerlo presto a Padova, evitando la strada di Montagnana e Vicenza, dove ci sono stati casi di peste, ma scegliendo la via di Cologna Veneta, che Benedetto Boldieri conosce bene.

Tipologia
it
Numero documento
220
Estensione materiale
4 pp.
Luogo di redazione
Padova
Luogo di ricezione
Verona
Data di redazione
26 luglio 1577
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.