b. 63B / Lettera 90

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Il coadiutore del patriarca di Aquileia Alvise Giustinian è dispiaciuto delle nuove complicazioni sopraggiunte nella riscossione delle rendite napoletane del cardinale Giovanni Francesco Commendone, di cui si sta occupando Graziani. Alla corte papale, peraltro, sono state espresse perplessità sul diritto di Commendone di incassare tali pensioni, assegnate al re di Polonia Sigismondo II Augusto Jagellone, figlio di Bona Sforza, per la sola durata della sua vita. Giustinian sottolinea inoltre come si siano ulteriormente dilatati i tempi della causa giudiziaria sull’abbazia veronese di S. Zeno. In ultimo, riferisce alcune novità: a Genova è stata scoperta e sventata una congiura di plebei contro i capi della fazione popolare; il cardinale legato Giovanni Morone farà presto ritorno a Roma; Benedetto Boldieri, membro del seguito di Commendone, accompagnerà il vescovo di Verona Agostino Valier in diocesi.

Numero documento
90
Estensione materiale
4 pp.
Luogo di redazione
Roma
Luogo di ricezione
Napoli
Data di redazione
21 maggio 1575
Note libere

Lettera autografa, spedita.

Luoghi rilevanti
Genova
San Zeno (abbazia)