Antonio Maria Graziani comunica al cardinale Giovanni Francesco Commendone di non aver potuto lasciare la Polonia perché nuovamente sofferente di febbre terzana. Ha pertanto pregato il segretario reale Hieronim Rozdrażewski di chiedere a suo nome licenza al sovrano di non seguire la corte a Niepołomice e di partire il prima possibile per l’Italia. Il re riceverà a Niepołomice Giorgio Federico, margravio di Ansbach, e ha inviato in Prussia il maresciallo Andrzej Opaliński affinché esiga dalla nobiltà locale il giuramento di obbedienza alla Corona polacca. Graziani riferisce infine di aver preso in prestito duecentocinquanta fiorini dal mercante Sebastiano Capilupi, confidando di ottenerne altri trecento per le spese di viaggio.