Antonio Maria Graziani prega il cardinale Giovanni Francesco Commendone di chiedere al cardinale Tolomeo Gallio di versare al cardinale Stanislao Hosius quanto dovuto a Stanisław Reszka. Graziani ha già provveduto a inviare una somma di denaro al bolognese Filippo Musotti e ha dato disposizione al banchiere Pietrantonio Bandini di versare a uno studente polacco del Collegio germanico di Roma i cento ongari che Mikołaj Tomicki gli aveva affidato. Sia il coadiutore del patriarca di Aquileia, Alvise Giustinian, sia Graziani stanno pensando di rinunciare ai loro canonicati nella diocesi di Padova. Ha saputo che Commendone è in partenza per Rieti; gli comunica di aver conversato con il medico Luigi Bellacati, che gli ha dato alcuni consigli per curare i suoi malanni di salute, e lo avvisa che fra un paio di giorni andrà a Conegliano insieme con Giustinian. Riferisce infine che Antonio Querenghi ha scritto alcuni versi in lode del fiume Almone e che gli ha inoltrato una lettera del conte Krzysztof Rozdrażewski.