Antonio Maria Graziani riferisce al cardinale Giovanni Francesco Commendone di essere stato ricevuto, insieme con l’agente Antonio Maria Zaccagni, dal cardinale Charles d’Angennes de Rambouillet, con il quale ha discusso del negoziato riguardante l’abbazia di S. Galgano e di come il granduca di Toscana Francesco I de’ Medici e il cardinale Ferdinando de’ Medici ritengano di essere stati ingannati da Commendone, non intenzionato, a loro parere, a cedere il titolo di commendatario. Dopo aver letto la documentazione prodotta da entrambe le parti, il cardinale Rambouillet ritiene utile prendere tempo. Graziani informa inoltre che il conte Giulio Savorgnan è morto ed è stato sepolto in S. Pietro. Il fratello Marco Antonio Savorgnan ha chiesto a Claudio Gonzaga, maestro di casa del papa Gregorio XIII, che i benefici di Giulio vengano assegnati allo zio, Girolamo Savorgnan.