MssCol 603/Lettera 4

Sottounità / Unità archivistica
NYPL, Ms. Div., MssCol 603, Registro primo
Regesto veloce

Commendone informa sul colloquio con Michał Działyński, fratello del palatino di Culma Jan Działyński, circa le questioni da affrontare nella prossima Dieta di Varsavia. Aggiorna inoltre sugli sviluppi della guerra in Lituania e sugli scontri tra Svezia e Danimarca.

Numero documento
4
Estensione materiale
cc. 3v-5v
Destinatario
Borromeo, Carlo
Luogo di redazione
San Vito
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
30 ottobre 1563
Edizioni del documento

pubblicata, in traduzione polacca, in Pamiętniki o dawnéj Polsce z czasóv Zygmunta Augusta, obejmujące listy Jana Franciszka Commendoni do Karola Borromeusza, coll. J. Albertrandi, I, Wilno, Drukiem Józefa Zawadzkiego, 1847, pp. 7-11.

Regesto approfondito

Le piogge che stanno imperversando sulle Alpi rallentano il viaggio di Commendone, che spera comunque di arrivare in Polonia in tempo per la Dieta.

Commendone dà conto del suo incontro con Michał Działyński, fratello di Jan Działyński palatino di Culma, il quale, partito dalla Polonia all’inizio del mese di ottobre, gli ha riferito notizie dalla Polonia.

Działyński ritiene che la Dieta non inizierà prima del 22 novembre, e che vi si tratterà dell’unione della Lituania, della Prussia e della Samogizia, «stati paterni et ereditari del re», alla corona di Polonia, «sì che per l’avvenire siano stati elettivi et non hereditari et qualunque re eletto di Polonia sia insieme duca di Lythuania». Sin dal 1386 si sarebbe dovuta realizzare questa unione, ma i re succedutisi al trono di Polonia avevano sempre cercato di preservare la natura dinastica di quei domini per poter in questo modo ottenere il trono polacco come fosse una «perpetua elettione». Ora Ivan IV ha conquistato gran parte della Livonia e altre zone limitrofe, soggiogando così buona parte della Lituania. I polacchi, a loro volta, si rifiutano di soccorrere la Lituania se non sarà realizzata l’unione con il Regno di Polonia. Sigismondo II Augusto è favorevole a tale unione sia per il pericolo che Ivan IV conquisti l’intera Lituania, sia perché non ha eredi né ha speranza di averne.

Durante la Dieta si discuterà anche dei beni alienati dalla Corona. Il re vorrebbe recuperarli, ma non ne fa istanza, avendo bisogno dell’aiuto dei nobili per la guerra; è tuttavia possibile che siano i nobili stessi a sollevare la questione per assicurarsi il perpetuo possesso di quei beni.

Si tratteranno poi tutti gli argomenti lasciati in sospeso nella precedente Dieta di Petricovia, di cui la nuova Dieta di Varsavia costituisce formalmente la continuazione. Commendone teme che i nobili, interessati a un decreto che li confermi nel possesso dei beni della Corona loro alienati, faranno in modo di stabilire ed eseguire quanto approvato a Petricovia contro gli ecclesiastici, alcuni dei quali hanno appoggiato il tentativo di recupero del re. Della volontà di vendetta contro gli ecclesiastici emersa nella Dieta di Petricovia si sarà già appreso dalle lettere del precedente nunzio Berardo Bongiovanni.

Michał Działyński ha inoltre riferito a Commendone che Sigismondo II Augusto ha inviato un piccolo esercito in Lituania contro Ivan IV; lo stesso Działyński auspica che questa mossa, insieme ai progressi polacchi in Livonia, consenta non solo di difendere i confini della Polonia ma anche di contrattaccare l’avversario. Ha riportato infine la notizia dello scontro, avvenuto il 10 settembre, tra Federico II re di Danimarca e Norvegia ed Erik XIV Vasa, re di Svezia, che ha causato la morte di 8000 persone. Il primo rivendica la vittoria in quello scontro, in cui ha catturato un fratello dello stesso re di Svezia e ha perso, in generale, meno uomini rispetto al suo rivale. Commendone rimanda alle considerazioni svolte nelle lettere che ha inviato due anni fa da Lubecca intorno ai progetti di Federico II contro la Svezia, alla possibile guerra tra Svezia e Danimarca e alle sue conseguenze sugli equilibri in Germania; aggiunge che, secondo quanto riferitogli da Michail Działyński, Federico II può contare su un numero più cospicuo di armi e cavalli rispetto a Erik XIV Vasa.

Commendone non ha ancora ricevuto l’istruzione e altri documenti che dovevano essergli inviati da Vienna. La corte è ancora a Possonio dalla quale passerà per dirigersi poi in Moravia.

Luoghi rilevanti
Petricovia
Possonio
Varsavia