MssCol 603/Lettera 54
- Sottounità / Unità archivistica
- NYPL, Ms. Div., MssCol 603, Registro secondo
- Regesto veloce
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Commendone informa sulla diffusione dell’eresia in Volinia e Podolia.
- Tipologia
- it lettera in registro copialettere
- Numero documento
- 54
- Estensione materiale
- cc. 45r-46r
- Mittente
- Commendone, Giovanni Francesco
- Destinatario
- Borromeo, Carlo
- Luogo di redazione
- Lutzco
- Luogo di ricezione
- Roma
- Data di redazione
- 7 ottobre 1564
- Edizioni del documento
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Pubblicata, in traduzione polacca, in Pamiętniki o dawnéj Polsce z czasóv Zygmunta Augusta, obejmujące listy Jana Franciszka Commendoni do Karola Borromeusza, coll. J. Albertrandi, I, Wilno, Drukiem Józefa Zawadzkiego, 1847, pp. 203-206.
- Regesto approfondito
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Nel suo viaggio per la Rossia e la Podolia, Commendone sta «visitando queste chiese mai più visitate»; è così giunto poco lontano dal porto di Bialigrod, sul Mar Nero, da cui si raggiunge Costantinopoli in tre o quattro giorni. Commendone e i suoi sono passati per Cotim, fortezza valacca, e l’hanno visitata su invito del suo capitano.
Oggi Commendone è arrivato a Lutzco, «città principale» della Volinia; spera di ripartire tra due giorni e ritornare a Leopoli alla metà di ottobre. Commendone e i suoi sono stati accolti durante il viaggio «con molta dimostrazione di riverenza, ma con molto maggior meraviglia». Molti sono gli eretici, soprattutto tra la nobiltà: alcuni hanno fatto visita a Commendone e si sono offerti di accompagnarlo. «Il principio dell’eresia in questo paese è venuto da due predicatori, uno del palatino di Vilna [Mikołaj Radziwiłł], che ha due terre qui in Volhinia, l’altro del palatino di Rossia [Mikołaj Sieniawski] che ha molte terre in Podolia. Ma questo di Rossia hora per gratia di Dio è ritornato alla Chiesa et ha rimesso di novo nei luoghi suoi sacerdoti catholici».
A Lutzco giungono poche notizie. Il vescovo Jan Andruszewicz ha riferito a Commendone di alcuni possibili contrasti nella Polonia Maggiore tra Jan Kościelecki, palatino di Siradia, e alcuni «signori» eretici a causa degli editti di Parzow; i nobili polacchi intendono chiederne la revoca nella prossima Dieta.
Bernardino Ochino ha lasciato Cracovia e si è ritirato a Pinczow, castello della Polonia Minore.
Sigismondo II Augusto arriverà a Petricovia già a San Francesco [4 ottobre], anche se la Dieta non comincerà prima dell’Epifania: si ritiene che intenda contrastare, con la sua presenza, la diffusione della peste nelle zone limitrofe ed evitare così la dilazione della Dieta. Il freddo aiuterà ad estinguere la malattia.
Da Leopoli giunge notizia di un dissidio tra Filip Padniewski, vescovo di Cracovia, e il conte di Tarnovia, Jan Krzysztof Tarnowski, per «cagion di confini». Alcuni uomini del vescovo hanno arrecato danni nelle terre del conte, uccidendo un suo uomo. Tali disordini, se non placati, porteranno a importanti conseguenze. «Si profanano le chiese et si lieva il culto di Dio et li vescovi tacciono et per un campo di terra si fanno gl’esserciti».
In Moscovia gli eserciti russo e polacco si sono già avvicinati e probabilmente ci sarà un combattimento a breve.
Alexandru IV Lăpușneanu, voivoda di Valacchia (intendendo Moldavia) – diversamente da quanto appreso da Commendone – non si è fatto turco ma «vive nel suo rito antico»; ha una guardia composta da quattrocento turchi e ha ucciso «tutti i principali della provincia».
Giovanni II Szapolyai ha occupato la fortezza dell’imperatore di Czaimar, in Ungheria, oltre il fiume Tibisco.
- Note libere
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data cronica parzialmente leggibile, ricavata da Pamiętniki o dawnéj Polsce z czasóv Zygmunta Augusta, cit.