MssCol 603/Lettera 72

Sottounità / Unità archivistica
NYPL, Ms. Div., MssCol 603, Registro terzo
Regesto veloce

Commendone informa sui colloqui avuti con Stanisław Orzechowski sulla dispensa da lui richiesta a Roma.

Numero documento
72
Estensione materiale
cc. 30v-31v
Destinatario
Borromeo, Carlo
Luogo di redazione
Petricovia
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
1 gennaio 1565
Edizioni del documento

Pubblicata, in traduzione polacca, in Pamiętniki o dawnéj Polsce z czasóv Zygmunta Augusta, obejmujące listy Jana Franciszka Commendoni do Karola Borromeusza, coll. J. Albertrandi, II, Wilno, Drukiem Józefa Zawadzkiego, 1851, pp. 1-4.

Regesto approfondito

Stanisław Orzechowski ha visitato una prima volta Commendone dopo il ritorno dalla Rossia per conto di Jan Krzysztof Tarnowski, conte di Tarnovia, rivolgendogli, «secondo il costume di questo paese», un’orazione «piena d’una estrema summissione verso la Sede Apostolica». Il giorno dopo è tornato per esporgli una questione che lo riguarda e che si trascina da tempo. Ha riferito la promessa della Sede Apostolica di dispensarlo definitivamente, dopo il concilio di Trento, dalla scomunica comminatagli per aver contratto matrimonio nonostante gli ordini sacri. Ora, terminato il concilio, supplica che il suo matrimonio sia riconosciuto nonostante gli ordini sacri. Commendone non ha voluto «esacerbarlo» perché sa «che non è in tutte queste provincie persona di maggiore né di più libera lingua» e che, dopo i passati contrasti con il suo vescovo e con Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, «scrive et disputa contra gl’heretici in modo che ritiene molti nella Chiesa catholica». Orzechowski ha chiesto a Commendone di concedergli la dispensa così da restituirlo «intieramente alla Chiesa, della quale però lui diceva che nissuno hora lo escludeva, anzi affermava di frequentar i divini officii et le messe et di condurvi gran numero di nobili». Commendone conferma che tali notizie sono vere.

Ha invitato perciò Orzechowski a esporre le sue ragioni in una scrittura, che si invia in allegato. Questa potrà essere esaminata segretamente da alcuni teologi, in particolare dai gesuiti Giacomo Laínez e Alfonso Salmerón, uomini «di […] bontà et dottrina», i quali già conoscono la questione Commendone chiede di ricevere il prima possibile «espressa commissione» da Roma sulla risposta da dare nel caso non si possa concedere né la dispensa né altra commissione al suo ordinario; la inoltrerà poi a Stanislao Hosius, vescovo di Varmia.

Note libere

Allegati annunciati non trascritti.