MssCol 603/Lettera 80
- Sottounità / Unità archivistica
- NYPL, Ms. Div., MssCol 603, Registro terzo
- Regesto veloce
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Commendone informa sul rifiuto opposto dal sovrano alla proposta di un concilio nazionale avanzata dai nunzi della nobiltà eretici e riferisce le discussioni in merito.
- Tipologia
- it lettera in registro copialettere
- Numero documento
- 80
- Estensione materiale
- cc. 43r-44r
- Mittente
- Commendone, Giovanni Francesco
- Destinatario
- Borromeo, Carlo
- Luogo di redazione
- Petricovia
- Luogo di ricezione
- Roma
- Data di redazione
- 24 gennaio 1565
- Edizioni del documento
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Pubblicata, in traduzione polacca, in Pamiętniki o dawnéj Polsce z czasóv Zygmunta Augusta, obejmujące listy Jana Franciszka Commendoni do Karola Borromeusza, coll. J. Abertandi, II, Wilno, Drukiem Józefa Zawadzkiego, 1851, pp. 24-26.
- Regesto approfondito
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Oggi Sigismondo II Augusto ha dichiarato che al sovrano spetta mantenere la pace in Polonia e che gli statuti del Regno non prevedono debba giudicare le «cose della religione». Gli eretici continuano a riunirsi e progettano di riproporre la loro istanza al re: hanno intenzione di interrompere la Dieta se prima non verrà concesso un concilio nazionale. Sul punto i nunzi della nobiltà sono divisi e i nunzi cattolici chiedono giustizia per le profanazioni perpetrate dagli eretici.
«Cifra»
Nel suo colloquio con Commendone, «Nacleski, noncio catholico» si è impegnato a servire Dio a costo della vita. Dopo gli scontri tra i nunzi della nobiltà – anche tra Ostroróg e «un Tarnowski grand’amico mio» - Commendone spera che la loro richiesta di un concilio nazionale venga ritirata.
I nunzi hanno chiesto che sia concesso di «viver come piaceva loro» fino al concilio nazionale, come avevano fatto due anni fa fino alla conclusione del concilio di Trento. Non è stata fornita loro alcuna risposta in merito. Commendone teme, più di tutti, che i vescovi possano assentire a questa istanza.
- Note libere
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Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco. Commendone annota che tiene la lettera fino al 25 gennaio.