MssCol 603/Lettera 81
- Sottounità / Unità archivistica
- NYPL, Ms. Div., MssCol 603, Registro terzo
- Regesto veloce
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Commendone aggiorna sulle istanze degli eretici per la convocazione di un concilio nazionale.
- Tipologia
- it lettera in registro copialettere
- Numero documento
- 81
- Estensione materiale
- cc. 44r-47v
- Mittente
- Commendone, Giovanni Francesco
- Destinatario
- Borromeo, Carlo
- Luogo di redazione
- Petricovia
- Luogo di ricezione
- Roma
- Data di redazione
- 26 gennaio 1565
- Edizioni del documento
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Pubblicata, in traduzione polacca, in Pamiętniki o dawnéj Polsce z czasóv Zygmunta Augusta, obejmujące listy Jana Franciszka Commendoni do Karola Borromeusza, coll. J. Albertrandi, II, Wilno, Drukiem Józefa Zawadzkiego, 1851, pp. 26-32.
- Regesto approfondito
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Sembrano essersi placati i «bollori» per il concilio nazionale: Sigismondo II Augusto lascia intendere di non volerlo e molti eretici lo temono «per l’essempio di Francia». Altri invece tentano di persuadere la Dieta che in Polonia non può ripetersi quanto accaduto in Francia. Accusano poi Commendone di aver diffuso l’anno scorso, per mezzo di un «libretto delle cose di Francia», falsità «per disturbar con ragioni humane et con falsi essempi il consiglio divino». Gli «ostinati» sono comunque una minoranza tra i nunzi della nobiltà e non hanno sostegni in Senato. Commendone spera che i vescovi approfittino di ciò «a servitio di Dio».
«Cifra»
Gli eretici hanno nuovamente fatto istanza per un concilio nazionale indicandolo al re come strumento per risolvere i contrasti nel Regno, frutto della «diversità delle religioni». Il re ha fatto sapere che prenderà una decisione dopo che si sarà deliberato sull’unione tra Polonia e Lituania, sulla restituzione dei beni regi e sulla «diffesa del Regno».
I nunzi della nobiltà eretici hanno rinunciato a persuadere gli altri a fare istanza al re per revoca degli editti di Parzow, in quanto i nunzi cattolici hanno minacciato di chiedere l’esecuzione delle «leggi antiche contra l’heresia, molto più severe di questi editti».
Segue trascrizione della lettera del re a Pio IV del 21 dicembre 1564 riguardo alla situazione religiosa nel Regno e la risposta del pontefice datata Roma, 8 febbraio 1565 (entrambe in latino).
- Note libere
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Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco.