MssCol 603/Lettera 123
- Sottounità / Unità archivistica
- NYPL, Ms. Div., MssCol 603, Registro quinto
- Regesto veloce
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Commendone informa sullo scambio avuto con Jakub Uchański riguardo alle possibilità di un divorzio del re da Caterina d’Asburgo. I nunzi della nobiltà sono tornati a proporre la requisizione dei beni dei monasteri.
- Tipologia
- it lettera in registro copialettere
- Numero documento
- 123
- Estensione materiale
- cc. 19v-20r
- Mittente
- Commendone, Giovanni Francesco
- Destinatario
- Borromeo, Carlo
- Luogo di redazione
- Petricovia
- Luogo di ricezione
- Roma
- Data di redazione
- 10 aprile 1565
- Edizioni del documento
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Pubblicata, in traduzione polacca, in Pamiętniki o dawnéj Polsce z czasóv Zygmunta Augusta, obejmujące listy Jana Franciszka Commendoni do Karola Borromeusza, coll. J. Albertrandi, II, Wilno, Drukiem Józefa Zawadzkiego, 1851, pp. 155-157.
- Regesto approfondito
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Stanislao Hosius, vescovo di Varmia, e Commendone hanno scritto insieme, su istanza di Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, per raccomandare a Roma la causa di Kaspar Geschkaw, abate di Oliwa. Commendone, pur convinto che la causa debba essere giudicata dal tribunale dell’Inquisizione, riferisce la richiesta di Hosius che essa non sia affidata a lui, nel caso «si rimettesse in partibus».
«Cifra»
Pur avendo detto a Hosius di aver accantonato l’idea del divorzio, Sigismondo II Augusto gli ha chiesto per quale ragione Pio IV non glielo possa concedere. Commendone ne ha discusso oggi con l’arcivescovo, il quale «allegava che il pontefice ha dispensato in voto solemni, quasi inferendo che potrebbe ancora dispensare in questo». Commendone ha replicato come doveva e lo ha esortato a parlare apertamente e a dissipare i sospetti sulla sua persona, come il suo ruolo gli impone.
I nunzi della nobiltà non vogliono che il re impegni i beni della Corona e gli eretici ne approfittano per riproporre i loro «antichi dissegni contra a monasteri». Il sovrano si è dichiarato contrario a questi propositi e Commendone auspica che il «risentimento» mostratogli da lui e da Hosius per la nuova costituzione possa dare dei frutti.
Quanto alla causa dell’abate di Oliwa, Commendone ritiene opportuno sia istruita a Roma.
- Note libere
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Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco.