MssCol 603/Lettera 140

Sottounità / Unità archivistica
NYPL, Ms. Div., MssCol 603, Registro quinto
Regesto veloce

Commendone riferisce sulla nomina del nuovo arcivescovo di Leopoli, sul colloquio avuto con Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, riguardo all’assoluzione dalla scomunica del vescovo di Kiev nonché sui nuovi ordini dell’imperatore riguardo alla regina.

Numero documento
140
Estensione materiale
cc. 45r-49r
Destinatario
Borromeo, Carlo
Luogo di redazione
Petricovia
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
4 giugno 1565
Edizioni del documento

Pubblicata in Pamiętniki o dawnéj Polsce z czasóv Zygmunta Augusta, obejmujące listy Jana Franciszka Commendoni do Karola Borromeusza, coll. J. Albertrandi, II, Wilno, Drukiem Józefa Zawadzkiego, 1851, pp. 203-208, con allegato 1 a pp. 192-193 (in traduzione polacca); «summarium» in Elementa ad fontium editiones, 59/II: Documenta ex Archivo Cardinalis Ioannis Morone ad Poloniam spectantia quae in Archivo Secreto et in Bibliotheca Vaticana asservantur (1539–1579), ed. C. Lanckorońska, Romae, 1984, p. 38, con data 6 giugno 1565.

Regesto approfondito

Rimane sospesa la nomina dello starosta generale della Polonia Maggiore, ma dai candidati sono stati intanto esclusi tutti gli eretici; Commendone farà il possibile perché la nomina avvenga prima della sua partenza.

Stanisław Słomowski, «suffraganeo di Cracovia et vescovo titolare di Laodicea, persona d’età et catholica et da bene», è stato nominato nuovo arcivescovo di Leopoli. Chiede che la sua nomina sia confermata a Roma e Commendone gli ha ricordato che occorrerà inviare «il processo […] insieme con la professione di fede».

Dalla Livonia giunge notizia che i soldati di Erik XIV Vasa, re di Svezia, rimasti senza paga, hanno consegnato ai polacchi Parnava e altri due castelli vicini.

Mikołaj Radziwiłł, palatino di Vilna, è in punto di morte per essersi cosparso di mercurio come rimedio ai dolori che lo tormentavano. Commendone si augura che Dio gli conceda la grazia di potersi pentire dei suoi enormi peccati, «essendo egli stesso quello che, con incredibil studio, ha introdotte et stabilite tutte l’eresie in queste parti. Non ha forse havuto la religione catholica maggior persecutor a nostri tempi di lui, et in questo Regno et fuori tanti commercii et tante prattiche ha tenute in ogni corte et con ogni setta».

Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, ha lamentato con Commendone che Mikolaj Wolski, vescovo di Kiev, sia stato assolto «contra ogni cagion» a Roma dalla scomunica «fatta ad instantia sua». Commendone ha esortato l’arcivescovo a cogliere tale occasione per porre fine alla controversia con il vescovo, rassicurandolo sul fatto che Roma non si è certo inteso fargli un torto.

 «Cifra»

Sebbene ancora tentato di approfittare della richiesta dell’imperatore per allontanare Caterina d’Asburgo, Sigismondo II Augusto ha infine deliberato di rispondere nei termini indicati da Commendone a Massimiliano II, il quale ha accolto favorevolmente le ragioni presentate da parte polacca e ha ordinato ai suoi inviati e di assicurarsi che Caterina sia «mantenuta honoratamente» e abbia le «debite commodita et pagamenti necessarii».

L’imperatore ha quindi scritto a Commendone esortandolo ad aver cura di «questo negotio» e auspicando di poterlo incontrare lungo il percorso del suo ritorno in Italia.

Commendone suggerisce di dare «qualche satisfattione di parole generali» a Józef Zamoyski, agente a Roma dell’arcivescovo, riguardo all’assoluzione del vescovo di Kiev.

Seguono trascrizioni: 1) della lettera del re a Pio IV del 29 maggio 1565 relativa alla nomina a cardinale di Commendone; 2) della lettera di Massimiliano a Commendone del 26 maggio 1565.

Note libere

Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco.

Luoghi rilevanti
Parnava