Tra pochi giorni i «trinitarii» terranno «un loro conventiculo» a Brescini, poco distante da Lovitz, dove risiede Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna. Commendone teme che l’arcivescovo ne approfitti per chiedere una risposta alle scritture che ha fatto presentare a Roma, e per questo trasmetterà il suo parere su queste ultime prima di arrivare in Prussia.

«Questo conventiculo è condotto da un signor Lassoski [Krzysztof Lasocki], capo principale d’ i trinitarii, per condennar di novo tutte l’altre sette, tantum abest che gli heretici siano per fare, come l’arcivescovo dice, di commun consenso un concilio nationale. Il maggior pericolo che qui si corre di concilio nationale è che alcuni d’i nostri cercano di darne occasione et campo alli heretici».

L’arcivescovo ha lasciato Petricovia la scorsa settimana; ha mostrato, nel colloquio con Commendone prima della sua partenza, «più congiontione et somissione ancora».

Non occorrerà scrivere altro sulla nuova costituzione in materia di giurisdizione ecclesiastica, in quanto si è già trasmesso il decreto emanato da Sigismondo II Augusto a tutela di tale giurisdizione. Una volta in Prussia, Commendone si consulterà con Hosius riguardo al nuovo nunzio pontificio in Polonia. Chiede intanto informazioni più dettagliate di quelle già ricevute su quanto riferito a Roma da Józef Zamoyski, agente dell’arcivescovo.