MssCol 603/Lettera 163

Sottounità / Unità archivistica
NYPL, Ms. Div., MssCol 603, Registro sesto
Regesto veloce

Commendone dà conto del suo operato per prevenire i disordini che il prossimo sinodo provinciale susciterà.

Numero documento
163
Estensione materiale
cc. 39v-42r
Destinatario
Borromeo, Carlo
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
8 settembre 1565
Edizioni del documento

Pubblicata, in traduzione polacca, in Pamiętniki o dawnéj Polsce z czasóv Zygmunta Augusta, obejmujące listy Jana Franciszka Commendoni do Karola Borromeusza, coll. J. Albertrandi, II, Wilno, Drukiem Józefa Zawadzkiego, 1851, pp. 281-286.

Regesto approfondito

Commendone trasmette in allegato una lettera inviatagli da Mikolaj Wolski, vescovo di Kiev, da cui si ricaverà «lo stato delle cose circa la synodo, oltre il rispetto del calice et altre simili dimande».

Commendone ha già avvertito Stanislao Hosius, vescovo di Varmia e ne attende risposta; oggi scriverà al vescovo di Kiev e a Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, per cercare di riparare a «questi scandali et disordini». Stanti gli ordini ricevuti da Roma di non impedire la convocazione del sinodo provinciale, Commendone conferma l’impegno affinché il sinodo «si faccia legittimamente» e non ne segua «gran danno», anche se «coloro che vogliono novità non cessano di procurarla per varie vie». Rimane comunque convinto che la cosa migliore sarebbe che il sinodo non si tenesse.

Segue trascrizione di un estratto della lettera annunciata, in cui il vescovo di Kiev paventa la partecipazione degli eretici al sinodo, convocato a Petricovia, e della lettera di Commendone a Hosius, datata «Sicozin», 7 settembre 1565 (entrambi i documenti in latino).