Ms. 86 / Lettera 19

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Commendone e Zaccaria Dolfin informano Carlo Borromeo di aver ricevuto conferma da Ferdinando I, per tramite del gran ciambellano Scipione d’Arco, che l’incontro dei principi protestanti a Naumburg avrà luogo. Ciascuno dei due nunzi darà conto personalmente della propria udienza con l’imperatore con altra missiva; hanno tuttavia voluto scrivere insieme la presente per riferire tre questioni sollevate dall’imperatore rispetto alla convocazione del concilio. Anzitutto, i principi protestanti ritengono che il concilio indetto a Trento sia una semplice «continuatione» delle precedenti sessioni. I principi chiedono poi «amplissimo salvacondotto» per potersi recare in sicurezza a Trento, oltre all’invio di scritture circa i temi che saranno affrontati dal sinodo tridentino. Mentre sul primo punto il nunzio ha risposto di non poter intervenire in alcun modo, sul secondo ha potuto offrire le garanzie richieste. Quanto al terzo punto, Commendone ha sottolineato come il pontefice abbia già fornito la traccia delle questioni in sospeso nella lettera di accompagnamento inviata al sovrano.

Numero documento
19
Estensione materiale
cc. 24v-25v
Destinatario
Borromeo, Carlo
Luogo di redazione
Vienna
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
13 gennaio 1561
Edizioni del documento

Di alcuni manoscritti concernenti la storia del Concilio di Trento raccolti dal p. Alberto Mazzoleni, «Miscellanea di storia italiana edita per cura della Regia Deputazione di storia patria», VI (1865), pp. 1-240, cfr. pp. 32-34; Concilium Tridentinum. Diariorum, actorum, epistularum, tractatuum nova collectio, VIII, parte V, a cura di S. Ehses, Friburgo, Societas Goerresiana, 1919, pp. 133-134; regesto in Nuntiaturberichte aus Deutschland, 2/II: Nuntius Commendone, 1560, Dezember - 1562, März, hrsg. v. A. Wandruszka, Graz, Böhlaus, 1953, p. 6.