L’8 marzo Commendone si è recato presso il duca Enrico di Brunswick-Wolfenbüttel, che si è dichiarato pronto ad obbedire alla volontà del pontefice partecipando al concilio. Il duca gli ha poi riferito dei contrasti tra i principi aderenti alla confessione augustana e i calvinisti. Gli ha anche parlato della conferma di suo fratello Giorgio alla carica di arcivescovo di Brema. Commendone riferisce della consegna o dell’invio di lettere pontificie ad altri principi, vescovi e città franche: in particolare, ha scritto al vescovo di Paderborn, disposto a recarsi al concilio nonostante l’età e la malattia, e al vescovo di Münster, sospetto di eresia.

In cifra: il segretario dell’elettore di Sassonia ha riferito ad Enrico duca di Brunswick-Wolfenbüttel che, qualora si concedesse la comunione sotto le due specie, questi tornerebbe alla Chiesa cattolica. Il duca ritiene che lo stesso farebbero anche altri principi.