Ms. 86 / Lettera 47

Regesto veloce

Il primo aprile Commendone è arrivato a Colonia, dove si è trattenuto per la settimana santa. L’8 aprile ha incontrato Girolamo Martinengo, destinato nunzio in Inghilterra, diretto a Bruxelles. La notizia di un «convento» dei principi elettori a Francoforte sul Meno lo ha indotto a rimandare la missione presso le autorità cittadine per incontrare tempestivamente gli arcivescovi di Colonia e Treviri, in modo che essi possano affrontare il tema del concilio in occasione dell’incontro di Francoforte. Il 9 aprile ha visitato a Brull l’arcivescovo di Colonia, il quale ha intenzione di recarsi a Trento non prima di averne chiesto l’autorizzazione all’imperatore. Con l’arcivescovo e con il decano di Liegi, di passaggio a Colonia, Commendone ha poi trattato la questione della divisione delle diocesi delle Fiandre, come richiestogli dal cardinale Carlo Borromeo. Il nunzio dubita che i principi e i vescovi cattolici possano recarsi al concilio a causa della minaccia rappresentata dai principi protestanti. A suo avviso essi dovrebbero costituire una lega per difendere i territori durante la loro assenza.

Numero documento
47
Estensione materiale
pp. 33-38
Destinatario
Borromeo, Carlo
Luogo di redazione
Brull
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
11 aprile 1561
Edizioni del documento

A.M. Graziani, De scriptis invita Minerva ad Aloysium fratrem libri XX nunc primum editi cum adnotationibus Hieronymi Lagomarsini e Societate Jesu, I, Firenze, ad insigne Apollinis, 1745-46, II, p. 28, n. 1; Di alcuni manoscritti concernenti la storia del Concilio di Trento raccolti dal p. Alberto Mazzoleni, «Miscellanea di storia italiana edita per cura della Regia Deputazione di storia patria», VI (1865), pp. 1-240, cfr. pp. 98-101; Concilium Tridentinum. Diariorum, actorum, epistularum, tractatuum nova collectio, VIII, parte V, a cura di S. Ehses, Friburgo, Societas Goerresiana, 1919, pp. 188-189; regesto in Nuntiaturberichte aus Deutschland, 2/II: Nuntius Commendone, 1560, Dezember - 1562, März, hrsg. v. A. Wandruszka, Graz, Böhlaus, 1953, p. 14.

Note libere

Una nota a margine di mano di Girolamo Lagomarsini segnala che la lettera è pubblicata anche nella sua edizione del De scriptis invita Minerva.