Ms. 86 / Lettera 49

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Commendone racconta al cardinale Carlo Borromeo come l’arcivescovo di Treviri abbia chiesto al pontefice di valutare se sia opportuno che i vescovi cattolici lascino la Germania per recarsi al concilio, visto i pericoli che avevano corso durante il viaggio per partecipare alle sessioni tridentine precedenti, oltre al rischio che correrebbero ora di perdere i territori lasciati incustoditi. Il nunzio sottolinea il mancato rispetto delle clausole della pace di Augusta da parte dei principi protestanti. Riferisce poi che svolgerà il proprio incarico presso le autorità cittadine di Colonia, donde si rimetterà in viaggio alla volta di Anversa.

In cifra: nella Pasqua appena trascorsa il duca di Kleve ha fatto somministrare la comunione sotto le due specie e ha mandato ministri protestanti a predicare persino nelle chiese conventuali; ha sentito dire che nel territorio di Colonia si stanno radunando compagnie di cavalieri a sostegno del principe di Condé; il cardinal di Lorena ha intimato ai vassalli del nuovo vescovo di Metz di prestargli giuramento e sta costruendo fortificazioni; i protestanti diffondono ogni giorno nuovi avvisi dalla Francia, un principe ha persino riferito a Commendone il tentativo di estromettere dal governo Caterina de’ Medici «per via di leggi et ordini del Regno».

Numero documento
49
Estensione materiale
pp. 44-47
Destinatario
Borromeo, Carlo
Luogo di redazione
Colonia
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
21 aprile 1561
Edizioni del documento

Di alcuni manoscritti concernenti la storia del Concilio di Trento raccolti dal p. Alberto Mazzoleni, «Miscellanea di storia italiana edita per cura della Regia Deputazione di storia patria», VI (1865), pp. 1-240, cfr. pp. 106-108; Concilium Tridentinum. Diariorum, actorum, epistularum, tractatuum nova collectio, VIII, parte V, a cura di S. Ehses, Friburgo, Societas Goerresiana, 1919, pp. 194-195; regesto in Nuntiaturberichte aus Deutschland, 2/II: Nuntius Commendone, 1560, Dezember - 1562, März, hrsg. v. A. Wandruszka, Graz, Böhlaus, 1953, p. 16.