Giungono notizie che confermano il viaggio in Inghilterra del re di Svezia. Commendone attende di sapere dal cardinale Carlo Borromeo se dovrà recarsi in missione presso il sovrano. Margherita d’Austria, governatrice dei Paesi Bassi, ha avviato un’inchiesta per individuare i protagonisti dei tumulti a Tournai e Valenciennes. Nei Paesi Bassi si teme che il principe di Condé arrivi in Piccardia, scatenando una guerra. Commendone si augura che al Condé possa toccare la stessa sorte del principe di La Roche-sur-Yon, il quale si è convertito al cattolicesimo, scandalizzato dall’ascolto di un predicatore protestante. Quanto al giovane duca d’Orléans, egli sembra mostrare una solida fede cattolica. Commendone dà poi alcune informazioni riguardanti la regina di Francia, i colloqui di Poissy – in particolare l’attività di Claude D’Espence – e la corte reale, che i principali esponenti cattolici si preparano ad abbandonare. Tra il popolo i protestanti crescono in numero e in audacia. In loro favore si prodiga l’ambasciatore inglese Throckmorton. A Lovanio si sono riaccese le discussioni teologiche che sembravano sedate alcuni mesi prima. I mercanti italiani di Anversa hanno chiamato a predicare per la quaresima Andrea Ghetti da Volterra, già ricercato dall’Inquisizione, sulla cui ortodossia Commendone chiede chiarimenti.