b. 62A / Lettera 107

Regesto veloce

L’arcidiacono di Cojocna Giorgio Fabio ricorda quando, al termine della prima legazione del cardinale Giovanni Francesco Commendone, aveva avuto l’opportunità di conoscere personalmente Antonio Maria Graziani e il vescovo di Sebenico Girolamo Savorgnan presso la Santa Casa di Loreto, di cui al tempo Fabio era canonico. Anche a nome del nunzio Vincenzo Dal Portico, di cui è divenuto cappellano, Fabio esprime il desiderio di poter godere al più presto della compagnia di Graziani e del cardinale Commendone. Sigismondo II Augusto Jagellone, re di Polonia, ha recentemente concesso a Fabio l’arcipretura di Bognia, di cui è stato privato Jan Grodecký von Brod, canonico di Vratislavia, dal momento che costui non si è premurato né di prendere i voti sacri né di risiedervi negli ultimi sei anni. Grodecký ha quindi intentato una causa a Fabio presso il tribunale vescovile di Gnesna, presieduto dall’arcivescovo Jakub Uchański, metropolita di Polonia, e ha poi provato ad appellarsi al papa. Fabio chiede al cardinale Commendone che intervenga per fare rispettare i decreti tridentini, secondo i quali la vertenza dovrebbe essere gestita in prima battuta dall’ordinario diocesano di riferimento, vale a dire il vescovo di Cracovia Filip Padniewski, poi dal metropolita e infine dalla Sede apostolica. Fabio avvisa infine Graziani che Cracovia, Lovitz, Pultovia, Plozca e la regione della Grande Polonia sono sempre più favorevoli ai riformati.

Tipologia
it
Numero documento
107
Estensione materiale
4 pp.
Mittente
Fabio, Giorgio
Luogo di redazione
Varsavia
Luogo di ricezione
Vienna
Data di redazione
24 ottobre 1571
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.

Luoghi rilevanti
Cracovia
Loreto
Lovitz
Plozca
Pultovia