b. 62A / Lettera 171

Regesto veloce

Il cardinale Stanislao Hosius si rammarica della scarsità delle missive ricevute da Antonio Maria Graziani, che Alessandro Avogaro attribuisce al cattivo stato di salute di Graziani. Durante un’udienza con Pio V, Hosius ha affermato di non avere più speranze di riscuotere i proventi dei suoi benefici nel Regno di Napoli, lamentandosi dello scarso aiuto ricevuto dal viceré e cardinale Antoine Perrenot de Granvelle, e dell’impossibilità di poter sostenere con le proprie risorse il soggiorno a Roma del teologo inglese Nicholas Sanders, come gli era stato richiesto dal papa. Avogaro ha consegnato alcune missive di Graziani a Giovanni Francesco Cocco, una lettera del gesuita Francisco de Toledo al confratello Jerónimo Nadal e un’altra del protonotario Girolamo Spinola al nipote Andrea Spinola. Avogaro ha poi raccontato a Prospero d’Arco, ambasciatore imperiale a Roma, della buona accoglienza ricevuta da Giovanni Francesco Commendone alla corte di Vienna. Poiché un frate di nome Melchior dell’abbazia romana di S. Gregorio al Celio non riconosce l’autorità dell’abate Girolamo Conti, Avogaro gli ha consigliato di rivolgersi al papa, inviandogli a tal fine un memoriale sulla vicenda. Commendone ha perorato l’assoluzione in foro conscientiae di un frate servita per alcune irregolarità compiute nella sua ordinazione; Avogaro pagherà per conto del cardinale i ducati richiesti per l’assoluzione, che è già stata concessa. Il protonotario Diego de Ávila sta bene e frequenta spesso Marco Sittico Altemps.

Numero documento
171
Estensione materiale
5 pp.
Luogo di redazione
Belgrado
Data di redazione
15 novembre 1571
Note libere

Lettera autografa, spedita. In allegato un biglietto con testo parzialmente in cifra. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.

Luoghi rilevanti
Roma
Vienna