b. 62A / Lettera 181

Regesto veloce

Giovanni Battista Caro comunica che il segretario dei brevi Cesare Glorieri, dietro esplicito ordine di Pio V, impone la spedizione di due bolle per la concessione delle facoltà al cardinale Giovanni Francesco Commendone: una relativa alla sua prima legazione, poiché l’originale è andato perduto, e l’altra riguardante il suo prossimo incarico in Polonia. Dal momento che il costo di redazione dei due documenti è ingente, all’incirca 20 ducati, dopo un confronto con Glorieri e con il protonotario Diego de Ávila, Caro sta tentando di ottenere una forte riduzione della spesa, accordandosi direttamente con Guglielmo Della Porta, uno dei funzionari della piombatura pontificia. Nei giorni precedenti Francesco Graziani ha suggerito ad Ávila e a Caro di pagare una pensione che Commendone deve corrispondere al cardinale Michele Bonelli servendosi di alcune rendite provenienti dal Regno di Napoli, della cui gestione è stato incaricato il banchiere Pietrantonio Bandini. Caro riferisce poi che Antonio Cocco è ritornato in collegio dopo essersi rimesso in buona salute; riporta infine voci secondo cui i parenti di Diego de Ávila sperperano soldi, fomentando l’ostilità dei creditori, i quali vanno raccontando a Bernardino Carniglia che Ávila, oltre a frequentare una certa madama Pompilia, si appropria illegalmente di denaro ecclesiastico. Tali dicerie sono state smentite dallo stesso Ávila durante un’udienza con il cardinale Francesco Alciati, che si impegna a difendere il buon nome del protonotario.

Tipologia
it
Numero documento
181
Estensione materiale
5 pp.
Luogo di redazione
Roma
Luogo di ricezione
Verona
Data di redazione
8 agosto 1571
Note libere

Lettera autografa, spedita. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica.