Antonio Maria Graziani comunica a Mikołaj Tomicki di non sapere se e quando potrà fargli visita ad Asolo o a Padova. Gli riferisce poi alcuni recenti avvisi, secondo i quali il principe Guglielmo d’Orange e il duca Volfgango di Zweibrücken non avrebbero più denaro per pagare le truppe, nonostante il sostegno finanziario della corona inglese e il contributo militare di Federico II, re di Danimarca e Norvegia. Quanto allo schieramento avversario, le spese di guerra gravano pesantemente su Carlo IX di Francia e su Filippo II. Graziani confida che si riescano a neutralizzare le forze del principe d’Orange e di Luigi I di Borbone, principe di Condé, e a impedire il riconoscimento di un principio di tolleranza religiosa nel regno francese. Ha inoltre ricevuto alcuni avvisi provenienti da Vienna, nei quali si racconta che il principe d’Orange avrebbe nuovamente attraversato la Mosa e che molti ugonotti si sarebbero rifugiati presso il duca di Zweibrücken onde sfuggire alle truppe di Claudio di Guisa, duca di Aumale. Graziani informa infine che a breve si recherà a Linz.