Lo studente Jan Piotrowski partecipa ad Antonio Maria Graziani la sua ammirazione per le qualità che lo contraddistinguono, messe in luce dai racconti di Mikołaj Tomicki. Spera quindi di avere presto occasione di conoscerlo di persona. Piotrowski racconta poi di aver potuto contare sull’aiuto e sul favore del referendario Alessandro Avogaro durante un recente soggiorno romano. In occasione degli scontri a Padova tra studenti polacchi e fiamminghi, egli precisa di avere cercato la via della mediazione; il suo tentativo tuttavia è naufragato dopo l’uccisione di un giovane polacco. Piotrowski comunica infine la sua intenzione di fare ritorno in Polonia dopo due anni di studio a Padova, accogliendo il suggerimento dei genitori.