Il precettore Georgius Pomorius riferisce ad Antonio Maria Graziani di aver ricevuto la settimana precedente lettere dal proprio fratello, dal vicario di una diocesi in cui Pomorius possiede un beneficio, dal vescovo di Posnania Adam Konarski e dal medico di quest’ultimo. Ne manda copia ad Antonio Maria Graziani, con la sola eccezione della missiva del fratello. Pomorius conferma di non avere notizie dei denari che Jan Tomicki, castellano di Gnesna, avrebbe già dovuto inviare in Italia, e ipotizza che tale ritardo sia dovuto allo scontro tra Andrzej Górka e il marchese di Brandeburgo Gioacchino II Hohenzollern. Pomorius racconta infine di essersi recato a Venezia per ottenere un prestito da Baldassarre Cocco, senza però alcun esito. Prega quindi Graziani di prestargli centocinquanta o duecento scudi e di esortare Mikołaj Tomicki allo studio.