b. 62-I / Lettera 3

Regesto veloce

Graziani riferisce i suoi colloqui con Massimiliano II in merito alla situazione in Polonia e ai possibili candidati alla successione al trono.

Numero documento
3
Estensione materiale
4 pp.
Destinatario
Gallio, Tolomeo
Luogo di redazione
Vienna
Luogo di ricezione
Roma
Data di redazione
23 luglio 1572
Edizioni del documento

pubblicata parzialmente in Uchańsciana czyli zbiór dokumentów wyjaśniających życie i działalność Jakóba Uchańskiego, ed. T. Wierzbowski, Warszawa, J. Berger, 1884-1892, IV, pp. 18-20.

Regesto approfondito

Graziani si trova a Vienna per ordine del legato Giovanni Francesco Commendone, rimasto in Polonia dopo la morte di Sigismondo II Augusto, e informa sull’udienza avuta da Massimiliano II. Graziani ha ribadito l’intenzione di Commendone di favorire la successione al trono polacco di uno dei figli dell’imperatore; ha dato quindi conto delle manovre dei capi eretici i quali, divisi sulla scelta del sovrano, intenderebbero designare come candidato al trono uno straniero non cattolico, per escludere gli esponenti della casa d’Asburgo. Già in precedenza si erano schierati a favore del re contro Caterina d’Asburgo e ora alcuni di loro sostengono Sigismondo Vasa, figlio del re di Svezia e della sorella di Sigismondo II Augusto, mentre altri parteggiano per Alberto Federico, duca di Prussia. Altri ancora sarebbero a favore di Augusto I duca di Sassonia, di Enrico XI, duca di Ligniz (Legnica), del «Mosco» [Teodoro, figlio di Ivan IV] «et alcuni anche al Transilvano» [Stefano Báthory; quest’ultimo riferimento è cassato].

Graziani ha illustrato l’articolazione delle fazioni principali: la prima, dominata dagli eretici, inclina per il duca di Prussia, e ha il proprio «rettore» in Jan Firlej, palatino di Lublino; ne fanno parte gli eretici Jerzy Jazłowiecki, palatino di Rossia, Mikołaj Mielecki, palatino di Podolia, e altri «signori», anche cattolici. Commendone ha fatto in modo di opporvi un’altra fazione in grado di trovare seguito tanto tra i cattolici quanto tra gli eretici, cui hanno aderito Stanisław Karnkowski, vescovo di Cuiavia, Olbracht Łaski, palatino di Siradia, e Piotr Zborowski, palatino di Sandomiria, e altri palatini, tra cui Lukasz Górka, palatino di Posnania.

Graziani ha infine insistito sul disaccordo esistente nella fazione opposta al Firlej circa la scelta del re. Se infatti Lukasz Górka insieme con tutta la casa di Górka, inclina ad Augusto I, altri sostengono Sigismondo Vasa o Teodoro, mentre non manca chi auspica un sovrano polacco e si fanno i nomi di Olbracht Łaski, Abraham Zbąski e Stanisław Szafraniec, i primi due cattolici e l’ultimo eretico. Dopo aver definito il primo molto loquace e l’eretico «uomo di grandezza», Graziani ha considerato che ognuno di loro incontrerebbe grandi difficoltà a diventare re.

Note libere

La nota «per l’avviso della morte del re» apposta sulla prima carta risulta cancellata, così come altre frasi e singole parole. Presenti postille a margine; dalla metà inferiore della prima pagina il testo è barrato da un tratto di penna trasversale. Lettera mutila della parte finale, per la quale cfr. lettera 93.