b. 62-I / Lettera 4

Regesto veloce

Graziani aggiorna sugli echi a Vienna delle voci sulla morte di Sigismondo II Augusto.

Numero documento
4
Estensione materiale
7 pp.
Luogo di redazione
Vienna
Data di redazione
23 luglio 1572
Regesto approfondito

I lituani sembrano orientati a eleggere re un Asburgo sicché Graziani ha raccomandato a Massimiliano II di comunicare loro al più presto «la sua volontà». Gli ha inoltre riferito di aver aggiornato sulla situazione polacca Giovanni Dolfin, nunzio a Vienna, senza però far parola delle «cose […] di Litthuania». L’imperatore, ringraziando, ha replicato che raccomanderà a Dolfin assoluta discrezione.

Graziani ha quindi informato Massimiliano II del suo incontro con Łukasz Podoski, ambasciatore polacco a Vienna, con il quale ha negato d’aver avuto notizia della morte di Sigismondo II Augusto e ha taciuto sullo scopo della sua missione a Vienna. L’imperatore ha assentito a non diffondere per il momento la notizia della morte del sovrano polacco.

Graziani ha ribadito anche al maestro delle poste di Polonia a Vienna di non avere nuove sulle condizioni del re, ma Podoski continua a interrogarlo sul motivo della sua presenza a Vienna e sulla sorte di Sigismondo II Augusto. Graziani ha risposto di aver anticipato il suo arrivo per preparare l’imminente ingresso in città di Commendone; e che nel caso il re sia davvero morto, reciterà l’orazione funebre al posto di Commendone e pregherà «l’imperatore a soprassedere alcuni negozi che Sua Santità le aveva commesso», con particolare riferimento a «quello di Toscana» [la concessione del titolo granducale a Cosimo I]. Non ha però acquietato i sospetti di Podoski, che gli ha opposto le notizie portate da un ebreo partito il giorno prima di lui da Cracovia, a detta del quale le porte della città erano state chiuse e si arruolavano soldati. Graziani ha replicato che tali voci sono state smentite il giorno stesso della sua partenza, da Jan Firlej, palatino di Lublino, sulla base di informazioni arrivate direttamente dalla corte.

Podoski ritiene che di fronte alla morte del re «i signori» polacchi si riuniranno subito e nomineranno reggente Anna Jagellona in attesa della Dieta generale, nella quale, se saranno compatti, potranno eleggere un re di casa d’Austria. Podoski ha aggiunto che farà visita a Commendone in Polonia. Se riuscirà a redigerla in tempo, Graziani invierà la presente missiva al più presto, per il tramite dello stesso ambasciatore, che parte tra un’ora.

Giovanni Dolfin, non appena appreso della morte di Sigismondo, ha chiesto udienza all’imperatore per sapere se intende mandare subito in Polonia un suo rappresentante. Massimiliano II ha risposto negativamente, assicurando che non esiterà a servirsi del favore del Dolfin quando le notizie saranno più certe.

In un secondo incontro con Dolfin, l’imperatore ha mostrato «molta buona volontà» nei confronti di Commendone e ha approvato l’intenzione di mandare Graziani in Polonia.

Per quanto appreso finora gli inviati in Polonia per conto dell’imperatore sarebbero cinque, destinati rispettivamente ai vescovi, ai palatini, in Lituania, in Prussia e ad Anna Jagellona.

Note libere

Lettera mutila della parte iniziale. In attergato, nota di Girolamo Lagomarsini con data cronica. Nota a tergo: «cifra 1572. Al cardinale da Vienna, 26 e 23 luglio».

Luoghi rilevanti
Cracovia