b. 62-I / Lettera 9

Regesto veloce

Graziani riferisce sugli incontri con Stanisław Karnkowski, vescovo di Cuiavia, a proposito della successione al trono e aggiorna sui movimenti in corso in vista della Dieta della Convocazione.

Numero documento
9
Estensione materiale
24 pp.
Destinatario
incerto
Destinatario probabile
Commendone, Giovanni Francesco
Luogo di redazione
Varsavia
Data di redazione
7 gennaio 1573
Regesto approfondito

Nel corso di un colloquio con Graziani, Stanisław Karnkowski, vescovo di Cuiavia, ha riferito che i lituani intenderebbero disertare la Dieta della Convocazione qualora vi partecipi Anna Jagellona, che ha scritto una lettera in cui li definisce «popolo ereditario del re suo fratello, e conseguentemente suo». Graziani ha deplorato tale richiamo ai diritti del defunto re. Jan Chodkiewicz, gran maresciallo di Lituania, ha intanto pubblicato un’altra lettera nella quale lo stesso Karnkowski fa riferimento ai diritti ereditari di Sigismondo II Augusto sulla Lituania ed esorta Chodkiewicz a nominare regina l’Infanta per escludere dalla successione gli eretici. Questi sono così «entrati in pensiero» di nominare un loro re. Karnkowski ha perciò chiesto che Commendone interceda con Chodkiewicz; ha inoltre ammesso di aver disposto la partenza di Anna Jagellona perché possa rientrare con maggiori onori. Graziani ritiene che il vero obiettivo del vescovo sia farla diventare regina.

In un secondo incontro con Graziani, Karnkowski ha menzionato una serie di accuse mosse a Commendone da Piotr Zborowski, palatino di Sandomiria.

Adam Konarski, vescovo di Posnania, ha riferito a Graziani di aver visto una lettera di Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, in cui si lamentano i continui passaggi alla fazione degli eretici. Ha inoltre comunicato che sono stati sedati i disordini in Francia. Graziani si è accertato che il vescovo non avesse inviato al nunzio pontificio in Polonia Vincenzo Dal Portico missive riservate a Commendone.

È stata intercettata un’istruzione imperiale che dà facoltà a Johann Cyrus, agente imperiale in Polonia, di trattare con i lituani la restituzione dei «palatinati», passati alla Polonia con l’Unione di Lublino e il matrimonio tra l’arciduca Ernesto e Anna Jagellona.

Qualche giorno fa il nuovo vescovo di Cracovia, Franciszek Krasiński, è stato consacrato a Varsavia. Al banchetto organizzato ieri per l’occasione, Graziani ha incontrato il vescovo di Posnania, il quale gli ha riferito della divulgazione ai senatori di alcune lettere sue proprie e del vescovo di Cuiavia, in cui entrambi dichiarano di volere Anna Jagellona regina. Tali missive hanno alimentato l’avversione degli eretici contro di lei. Con Graziani Konarski si è detto contrario alla partenza dell’Infanta, sebbene pochi senatori vogliano che resti in Polonia. Il vescovo ha poi aggiornato Graziani in merito ai pretendenti al trono: Lukasz Górka, palatino di Posnania, ha viaggiato per tutta la Prussia per sostenere Alberto Federico, duca di Prussia; Olbracht Łaski, palatino di Siradia, propende invece per Enrico di Valois.

Secondo il vescovo di Cracovia i lituani non si presenteranno alla Dieta della Convocazione. Inoltre i palatinati di Cracovia e Sandomiria non hanno accettato quanto approvato nell’assemblea di Kaski, e hanno inviato i loro rappresentanti con facoltà di stabilire quanto prima luogo e data della Dieta dell’elezione e di provvedere alla difesa dei confini. Krasiński ha mostrato poi apprensione per il crescente potere della nobiltà e per l’ormai «estinta» autorità del Senato che rafforza, di riflesso, gli eretici. Ha aggiunto poi che «la setta degl’anabattisti sparge di mali semi contra la potestà del Magistrato».

Riguardo alla venuta di Commendone a Varsavia, il vescovo di Cracovia ha suggerito di attendere la Dieta della Convocazione o, quanto meno, di inviare prima Graziani ad annunciare ai senatori il suo arrivo. Graziani auspica invece che Commendone arrivi in città quanto prima. Alcuni ritengono che proprio Commendone abbia consigliato ad Anna Jagellona di lasciare la Polonia. L’Infanta è partita il 5 gennaio, accompagnata dai vescovi di Cuiavia e Posnania, e da Wojciech Starozrzebsky, vescovo di Chelma, dopo essersi detta dispiaciuta della scarsa considerazione riservatale, benché sia l’«unica reliquia di tanti re di questo Regno». Quanto al vescovo di Cuiavia, suggerisce che Commendone raggiunga Varsavia fra sei o otto giorni; Graziani deplora però la «legerezza et troppa varietà» del vescovo e ritiene che voglia in realtà estromettere lui e il legato dalla «pratica» con l’Infanta.

Oggi Jan Firlej, palatino di Cracovia, e Mikołaj Mielecki, palatino di Podolia, sono arrivati a Varsavia per la Dieta della Convocazione; si dice che a breve giungeranno anche gli altri palatini. Il vescovo di Cuiavia dichiara di non avere notizie su Olbracht Łaski. Graziani ritiene che Jan Leśniowski «tratti per l’infanta».

Il vescovo di Posnania ha riferito invece che è stata indetta la Dieta in Polonia minore per il 26 gennaio e Graziani prefigura che se non si porrà rimedio a tali divisioni la Dieta della Convocazione non porterà i risultati sperati. Konarski dubita che gli ambasciatori stranieri saranno ascoltati già durante la Dieta della Convocazione.

Franciszek Krasiński ha riferito a Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, di essere contrario al sinodo provinciale e ne ha scritto anche al suo capitolo, il quale ha risposto di non volerne trattare senza l’autorità di Commendone. Lo stesso capitolo invierà a breve copia di tale risposta a Commendone.

Note libere

Lettera autografa; testo cifrato reso in chiaro dai ricercatori NSA.

Luoghi rilevanti
Kaski