b. 62-I / Lettera 18

Regesto veloce

Graziani aggiorna riguardo alle discussioni in corso su luogo, tempo e modalità della Dieta dell’elezione.

Tipologia
it
Numero documento
18
Estensione materiale
7 pp.
Luogo di redazione
Varsavia
Luogo di ricezione
Suleova
Data di redazione
20 gennaio 1573
Regesto approfondito

Oggi sono state portate in Senato accuse contro i custodi della camera del re, che avrebbero sottratto cinquecento cinquecento fiorini quando il sovrano era sul letto di morte e di averlo avvelenato, con la complicità di Franciszek Krasiński, vescovo di Cracovia, che sarebbe stato a conoscenza di tutto e che avrebbe anche impartito ordini lesivi degli interessi della Corona durante gli ultimi istanti della vita di Sigismondo II Augusto.

Sono state inoltre riprovate le proposte avanzate nei giorni scorsi dal rappresentante lituano, Eustachy Wołłowicz, castellano di Troki, in quanto arroganti e contrarie allo spirito della Confederazione.

Quanto alla Dieta d’elezione, tutti sembrano d’accordo su una convocazione a Varsavia, dopo la Pasqua [22 marzo].  Sono emersi invece pareri discordanti circa la partecipazione dei nobili alla futura Dieta. Graziani ritiene che alcuni senatori saranno deputati a stabilire la «forma d’elezione», da sottoporre poi al Senato.

Quasi tutti paiono convenire sul dare udienza agli ambasciatori nella Dieta d’elezione. In proposito Graziani si sofferma, in particolare, sull’opinione di Jan Tomicki, castellano di Gnesna, il quale inizialmente aveva suggerito che la Dieta dell’elezione si tenesse in Volinia. Tomicki si è opposto a Mikołaj Mielecki, palatino di Podolia, che proponeva di licenziare gli inviati una volta ascoltati, e ha chiesto invece di dare loro facoltà di scegliere se andare via o restare, ritenendo che in questo modo non solo si eviteranno sospetti, ma verranno frenate le discussioni tra i partecipanti alla Dieta. Su questi punti verranno sentiti domani i nunzi della nobiltà.

Non si è parlato invece delle questioni sollevate dai lituani, probabilmente per non dare spazio all’istanza di restituzione alla Lituania di alcuni palatinati. Graziani ritiene peraltro che i rappresentanti lituani siano incaricati soltanto di riportare le risposte date in Senato alle loro richieste.

Note libere

Lettera autografa, probabilmente spedita.