b. 62-I / Lettera 50

Regesto veloce

Graziani aggiorna sulle tensioni seguite all’elezione di Enrico di Valois.

Numero documento
50
Estensione materiale
3 pp
Data di redazione
11 maggio 1573
Regesto approfondito

Olbracht Łaski, palatino di Siradia, ha deciso che Krzysztof Rozdrażewski non farà parte della delegazione polacca destinata a Enrico di Valois.

Graziani ha potuto verificare che la querela degli ambasciatori cesarei, sebbene sia «indizio di mal animo», è di fatto «piena di giustificationi» per l’operato di Commendone.

Frattanto crescono le tensioni nella Dieta, i cui membri sono ora divisi in tre fazioni armate. Il «principio del tumulto» si era originato dallo scontro tra la fazione di Jan Firlej, palatino di Cracovia, – sostenuto da Mikołaj Mielecki, palatino di Podolia, dai conti di Górka Andrzej, Stanislaw e Lukasz, e da Stanisław Szafraniec – e quella guidata da Jan Chodkiewicz, gran maresciallo di Lituania. Firlej si oppone all’elezione di Enrico di Valois e inclina per Sigismondo Vasa, figlio di Giovanni III e Caterina Jagellona. La terza fazione ha a capo Jerzy Olelkowicz, duca di Sluzco, e il duca «Costantino» (Konstanty Ostrogski). Graziani ritiene che sia la fazione di Chodkiewicz a poter contare su maggiori consensi.

Graziani torna a lamentare la doppiezza di Vincenzo Dal Portico, nunzio pontificio in Polonia, e suggerisce di non inviare a Roma la missiva da lui mandata a Commendone. Prega inoltre di leggere e inoltrare a Roma, facendola «serrare», la lettera che Graziani stesso ha scritto a Stanislao Hosius, vescovo di Varmia.

Note libere

Lettera mutila della parte finale, probabilmente spedita; testo cifrato reso in chiaro dai ricercatori NSA. In attergato: «11 maggio, Varsovia, del Graziani» e note difficilmente leggibili.