b. 62-I / Lettera 51

Regesto veloce

Graziani dà conto del dibattito in Senato in merito all’invio della delegazione polacca in Francia.

Numero documento
51
Estensione materiale
4 pp.
Luogo di redazione
Varsavia
Data di redazione
19 maggio 1573
Regesto approfondito

Olbracht Łaski, palatino di Siradia, ha comunicato a Graziani che si recherà da Commendone domani e non stasera, diversamente da quanto stabilito. Domani lo raggiungeranno anche Krzysztof Rozdrażewski, l’abate Guy de Saint Gelais, signore di Lansac, e forse Jan Chodkiewicz, gran maresciallo di Lituania. «Se verranno – raccomanda Graziani – la faccia loro scusa di ritrovarsi costì senza fameglia et senza robbe, al manco non fosse là anco senza vesti come al solito».

Oggi in Senato Piotr Zborowski, palatino di Sandomiria, ha accusato il palatino di Siradia di non avere una conoscenza delle lingue adeguata alla missione da svolgere in Francia. Si dice che Zborowski abbia voluto così compiacere Jan Firlej, palatino di Cracovia.

Come ordinatogli da Commendone, Graziani redigerà la «credentiale» di Anna Jagellona ma non potrà consegnargliela a breve, stante la malattia dell’Infanta. Lamenta le scarse indicazioni dategli da Commendone sull’«officio» che dovrà fare con Anna, «oltre che chi vuole insegnare non ha da far così».

Lansac consegnerà a Graziani tutte le lettere che ha indirizzato al duca Alfonso d’Este, «così quello che scrive a D’Este sarà in nostra mano, et a lui non può scrivere se non disteso». Graziani suggerisce a Commendone di inviare insieme queste lettere «per Este et per l’ambasciator di Roma», affidandole a un servitore di Hieronim Rozdrażewski, che le inserirà nel plico diretto a Roma del nunzio pontificio a Vienna Giovanni Dolfin.

Sarebbe opportuno che Commendone scrivesse ad Alessandro Avogaro per sollecitare l’invio del nuovo nunzio in Polonia.

«Non s’è ancora data forma alcuna al governo che ha da tenersi fin’alla venuta del re».

Note libere

Lettera autografa; testo cifrato reso in chiaro dai ricercatori NSA.