b. 62-I / Lettera 58

Regesto veloce

Graziani aggiorna sulle tensioni con la Russia e sulle mosse degli eretici di fronte alla debolezza dei cattolici in Senato.

Numero documento
58
Estensione materiale
6 pp.
Destinatario
Gallio, Tolomeo
Luogo di redazione
Cracovia
Data di redazione
7 novembre 1573
Regesto approfondito

Dopo l’arrivo di Jan Zborowski a Cracovia non sono giunte altre nuove dalla Francia: si dubita ora che Enrico di Valois possa arrivare entro l’inverno. Frattanto si attende il marchese Nicolas d’Angennes, signore di Rambouillet, inviato del re in Polonia.

Gli ambasciatori russi sono trattenuti in Lituania fino a quanto non si radunerà la Dieta generale, dove potranno essere ascoltati. Si dice che se non torneranno entro San Nicola [6 dicembre], Ivan IV ordinerà al suo esercito, riunito a Polozco, di attaccare la Lituania, nonostante sia ancora in atto la tregua con la Confederazione polacco-lituana.

La notizia della nomina di Stanislao Hosius, vescovo di Varmia, a penitenziere maggiore è stata accolta in Polonia come segno del «singolare» affetto del papa verso il Paese.

Graziani ha inviato a Commendone le «scritture» sottoscritte in Francia – il giuramento del re, la Confederazione di Varsavia e gli altri articoli – che saranno state ricevute a Roma. Inoltra ora copia di un’istruzione del nuovo re a Jan Zborowski.

«Cifra»

In questi giorni sono arrivati a Cracovia molti capi eretici, i quali si consultano su come «stabilire bene le cose loro anco nella coronazione». Sperano che la nuova Dieta abbia luogo in una provincia dove prevalgono per numero e «hanno il castello in loro potere, et la facultà d’admettere et escludere molti a loro volontà».

Si è stabilito che le esequie di Sigismondo II Augusto si celebreranno otto giorni prima dell’incoronazione. Gli eretici tentano però di anticiparle, per avere così il tempo, con il pretesto della correzione delle leggi, di limitare ulteriormente i poteri del nuovo sovrano e di far abrogare qualche statuto contro di loro. Graziani spera che Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, segua il consiglio di Commendone che le esequie siano seguite al più presto dall’incoronazione.

Graziani ha scritto all’arcivescovo e a Stanisław Karnkowski, vescovo di Cuiavia, sottolineando la necessità che i cattolici e gli stessi vescovi impediscano agli eretici di rafforzare la loro posizione nella prossima Dieta, e mettano in guardia il sovrano contro di loro.

Gli eretici possono contare sul sostegno dei senatori più importanti. I senatori cattolici sono invece minori in numero e più «freddi»: tacciono o, se incoraggiati, affermano di non poter far altro, perché i vescovi non assolvono al «debito loro» di difendere le «cose della religione». Franciszek Krasiński, vescovo di Cracovia, cerca in ogni modo di ingraziarsi gli eretici, «perché le cose che sa d’haver fatto bruttissime in vita del re nel suo vicecancellierato lo fanno tremare». Attualmente fuori città, tornerà a Cracovia dopo l’Epifania: ha evitato di trascorrere le festività natalizie nella sua chiesa, dove i canonici dicono non abbia mai «celebrato».

Il vescovo Jean de Monluc non tornerà più in Polonia.

Note libere

Lettera autografa, spedita; evidenziate parti da volgere in cifra. Allegati annunciati non presenti.

Luoghi rilevanti
Polosco