L’inviato di Enrico di Valois in Polonia, Nicolas d’Angennes, signore Rambouillet, è giunto in Posnania: si presenterà prima a Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, e poi verrà a Cracovia. Essendo partito da Fontainbleau, dove il sovrano stava organizzando il suo viaggio, si spera che porti notizie certe sul suo arrivo.

Frattanto da «altra banda» s’intende che il re differirà ancora la sua partenza dalla Francia. L’ulteriore ritardo dà ai suoi avversari occasione di diffondere malignità sul suo conto, e scontenta «gli altri». Enrico di Valois gode di grande favore presso il popolo, ma il suo ritardo raffredda gli animi.

I lituani hanno intanto inviato un proprio rappresentante in Francia per affrettare l’arrivo del re e per avere ordini riguardo alla situazione nel granducato. Trattengono ora gli ambasciatori russi a Grodno, ma temono la guerra, e non hanno risorse per affrontarla: sollecitano perciò ai polacchi l’invio delle risorse promesse. Si discute se far arrivare gli inviati russi in Primislia, così da averli in un luogo più interno, dove poterli mantenere adeguatamente.

È morta la moglie di Andrea Dudith, il quale si dice sia molto addolorato per la perdita. Graziani inoltra in allegato avvisi da Costantinopoli e dalla Transilvania, insieme a lettere di François de Noailles, ambasciatore francese a Costantinopoli.