b. 62-I / Lettera 73

Regesto veloce

Graziani aggiorna sull’arrivo a Cracovia e sulle comunicazioni dell’inviato di Enrico di Valois Nicolas d’Angennes, signore di Rambouillet.

Numero documento
73
Estensione materiale
5 pp.
Destinatario
Gallio, Tolomeo
Luogo di redazione
Cracovia
Data di redazione
2 dicembre 1573
Regesto approfondito

L’altra sera è arrivato a Cracovia il rappresentante di Enrico di Valois, Nicolas d’Angennes, signore di Rambouillet. «Tutti quei signori che sono qui» si sono radunati nel castello di Cracovia per ascoltare la sua «ambasciata». D’Angennes aveva già comunicato a Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, le commissioni ricevute dal re eletto e da Carlo IX e si è limitato a leggere un resoconto della conversazione/udienza con l’arcivescovo, che ha confermato quando già riferito da Jan Zborowski di ritorno dalla missione in Francia. L’inviato ha precisato che il suo ruolo sarà di assistere «in tutto ciò che […] potesse essere di servitio alle cose di questo Regno» e ha assicurato che il nuovo sovrano arriverà nei tempi previsti.

Jan Firlej, palatino di Cracovia, ha trattenuto d’Angennes a un pranzo cui non hanno presenziato Andrzej e Piotr Zborowski, palatino di Sandomiria. Qui l’inviato di Enrico di Valois ha riportato le tappe del viaggio del sovrano verso la Polonia, che seguirà la distribuzione degli alloggi concessagli dall’Impero. Il re è partito il 20 novembre da Metz, e dovrebbe ora essere giunto a Magonza, anche se non ci sono ancora notizie certe. Attraverserà il Palatinato, Magonza, il Langraviato d’Assia, il ducato di Sassonia e quello di Brunswick e la marca di Brandeburgo, e da lì, entrerà in Polonia. Porterà con sé mille duecento cavalli e viaggerà senza la guida degli ambasciatori polacchi. Dato il numeroso seguito, i tempi del viaggio dipenderanno anche dalla disponibilità di alloggi nei territori dei principi tedeschi.

È arrivato oggi Taddeo Bottoni, ambasciatore di Ferrara in Polonia, per assistere all’incoronazione del nuovo re.

Segue inserto in cifra

In mancanza della chiave di cifra utilizzata da Graziani nelle lettere a Tolomeo Gallio, non è possibile regestare il documento.

Note libere

Lettera autografa, probabilmente spedita.