b. 62-I / Lettera 72

Regesto veloce

Graziani dà conto di un nuovo colloquio con Jan Chodkiewicz, gran maresciallo di Lituania, a proposito del conferimento degli uffici pubblici all’arrivo del nuovo sovrano Enrico di Valois e del possesso del ducato di Curlandia.

Numero documento
72
Estensione materiale
8 pp.
Luogo di redazione
Cracovia
Data di redazione
2 dicembre 1573
Regesto approfondito

Graziani si rammarica di non aver ricevuto nuove da Commendone e lamenta il peso del suo incarico; inoltra come di consueto le lettere che ha scritto a Tolomeo Gallio, da inviare a Roma.

Riferisce quindi alcuni particolari del colloquio avuto con Jan Chodkiewicz, gran maresciallo di Lituania, non riportati nelle missive a Tolomeo Gallio. Dopo che Graziani ha esposto i vantaggi della guerra contro Ivan IV, i due hanno discusso dell’incarico dato a Graziani da Commendone di promuovere l’intesa tra Enrico di Valois e i lituani, e dei vantaggi che ne potevano derivare. Chodkiewicz si è detto soddisfatto dell’opinione di Commendone riguardo alla distribuzione degli incarichi pubblici da parte del sovrano, suggerendo di affidare ad Andrzej Zborowski il vicecancellierato e proponendo Jan Leśniowski per l’ufficio di sucamerario.

Circa il matrimonio di Enrico di Valois e Anna Jagellona, Graziani ha lodato quest’ultima, ribadendo però la necessità che nuovo sovrano abbia eredi.

Riguardo alle «cose di Curlandia», Chodkiewicz ha riferito che il nuovo re ha invitato alla sua incoronazione il duca, macchiatosi di azioni «proditorie et degne di privatione» durante l’interregno. Ha chiesto quindi a Graziani di persuadere il re a non concedere più nuove investiture e Graziani ha promesso a Chodkiewicz il sostegno della Sede Apostolica. Sarà bene che il nuovo nunzio pontificio in Polonia Vincenzo Lauro abbia ordine di sostenere gli interessi del gran maresciallo.

Dopo che Graziani lo ha consigliato di «attendere al mare et de l’esserne l’ammiraglio», Chodkiewicz ha precisato di avere già il controllo di tutte le navi che arrivano in Livonia. Graziani ha inoltre suggerito a Chodkiewicz di tenere dalla sua parte Mikołaj Radziwiłł, palatino di Vilna, per avere così il pieno controllo sulle «cose di lituani». I due hanno discusso anche delle «cose di Prussia, le quali egli ancora dice che han bisogno d’assetto».

Graziani sottolinea come, durante il loro incontro, Chodkiewicz abbia enfatizzato il suo ruolo di maresciallo «et vorria che ogni cosa dipendesse da quello; dice che regis est concedere, marsalci impetrare cancelari aequi».

Chodkiewicz ha encomiato l’abilità di Andrzej Zborowski nel contenere suo fratello Piotr, palatino di Sandomiria, responsabile di «mali officij per conto della religione» insieme al suo segretario Konrad Krupka Przeclawski. In particolare, quest’ultimo ha accusato ingiustamente di furto Jean Bazin, inviato francese in Polonia.

Chodkiewicz ha apprezzato inoltre il consiglio dato da Commendone al re di coltivare l’intesa con i lituani, affermando che questi lo appoggeranno «in Senato, alla guerra et in ogni cosa».

Graziani chiede infine di conoscere gli argomenti trattati nell’incontro tra Commendone e «il segretario di Baviera».

Note libere

Lettera autografa; testo cifrato reso in chiaro dai ricercatori NSA.