b. 62-I / Lettera 79

Regesto veloce

Graziani informa sul suo scambio con il Nicolas d’Angennes-Rambouillet, inviato di Enrico di Valois in Polonia, circa i progetti matrimoniali del nuovo re; riferisce inoltre sulle tensioni provocate nel Regno dal ritardo del sovrano.

Numero documento
79
Estensione materiale
6 pp.
Destinatario
Gallio, Tolomeo
Luogo di redazione
Cracovia
Data di redazione
13 dicembre 1573
Edizioni del documento

pubblicata parzialmente in A. Theiner, Annales Ecclesiastici, I, Roma, ex tipografia tiberina, 1856, pp. 382-383.

Regesto approfondito

Stanisław Karnkowski, vescovo di Cuiavia, ha fatto pubblicare la protesta della nobiltà di Masovia contro la confederazione di Varsavia, che Graziani invia in allegato. Nonostante i tentativi degli eretici di impedirlo, la querela è stata messa agli atti.

Non ci sono nuove sul viaggio di Enrico di Valois.

 «Cifra Como 13 dicembre Cracovia»

Nicolas d’Angennes-Rambouillet, inviato di Enrico di Valois in Polonia, ha comunicato a Graziani che il nuovo sovrano non intende sposare Anna Jagellona perché non potrà – data la sua età - dargli degli eredi. Non esprime però questo suo pensiero in pubblico perché spera di «far nascere da altri» il rifiuto. l’Infanta si è risentita perché il suo matrimonio è stato rimesso al Senato, e sua amarezza è stata acuita dal fatto che l’inviato francese in Polonia Jean Bazin non le abbia consegnato alcuna lettera da parte di Enrico di Valois, né di Caterina de’ Medici. La visita di Rambouillet – che le ha consegnato una lettera del re – l’ha un po’ risollevata.

Il «negotio» è diventato ora più difficile per il re perché gli eretici, che prima auspicavano al matrimonio del nuovo sovrano con una figlia di Augusto I, duca di Sassonia, ora sostengono l’unione con l’Infanta, proprio in quanto consapevoli che non genererà eredi. Graziani sostiene che, una volta sfumata la possibilità di un matrimonio con l’Infanta, gli eretici proporranno una principessa di Sassonia con la lusinga di poter così aspirare al titolo imperiale, data la cattiva salute di Massimiliano II. Rambouillet ha rassicurato Graziani che il re non ha intenzione di sposare la figlia del duca di Sassonia, sia per la sua giovane età che per motivi religiosi, e considera l’unione con Caterina di Borbone, sorella di Enrico di Navarra, che tuttavia, sebbene viva ora «catholicamente, è stata allevata nell’heresia».

Konrad Krupka Przeclawski ha trattato in Francia la restituzione dei beni ai figli di Gaspard de Coligny e «il libero esercitio della religione» agli ugonotti. Jean de Monluc ha promesso lo stesso in Polonia a Piotr Zborowski, palatino di Sandomiria. Enrico di Valois, irritato, ha però ordinato a Rambouillet di riferire al palatino di Sandomiria che il re non ha intenzione di concedere tale «libertà» nelle aree dove i «catholici» sono la maggioranza perché ne deriverebbero disordini, ma che «dove gl’ugonotti prevaglino, permette che facciano a modo loro». Graziani ha raccomandato a Rambouillet di adoperarsi contro l’intesa tra eretici francesi e polacchi, dato che «potrebbono attaccarsi in Polonia ancora i furori di Francia, massime che queste raccomandationi a favor degli ugonotti si fanno giuntamente per nome anco degli heretici di Germania».

Si segnalano nuove rivolte contro il duca di Valois in Polonia Maggiore, Rossia e Masovia; se il sovrano tarderà ancora, Graziani ritiene che si avranno disordini maggiori.

Rambouillet si è offeso perché Mikołaj Mielecki, palatino di Podolia, ha risposto ad una sua lettera in latino con una in polacco, replicando che a Cracovia troverà certamente qualcuno che gliela tradurrà.

Note libere

Lettera autografa; evidenziate parti da volgere in cifra.