Negli ultimi giorni Graziani ha discusso con l’inviato di Enrico di Valois Nicolas d’Angennes, signore di Rambouillet, e con Andrzej Zborowski due questioni. La prima riguarda la posizione da assumere sul giuramento prestato dal re e sugli articoli da lui approvati; la seconda tocca Jan Firlej, palatino di Cracovia. Andrzej Zborowski ha sostenuto che non è necessario, al momento, contrastare la confederazione di Varsavia perché sarà con il tempo abolita e ha presentato un documento con le sue ragioni, che Graziani non può inoltrare ora, non essendo riuscito a volgerlo in cifra. Nel corso dell’incontro Graziani e Rambouillet hanno espresso un parere diverso e concordano sulla necessità di invalidare subito il giuramento, gli articoli approvati dal nuovo sovrano, e la Confederazione di Varsavia, nonché di procedere contro il palatino di Cracovia.

Graziani è riuscito a guadagnarsi la fiducia e la confidenza di Nicolas d’Angennes e spera di potersi servire di lui come tramite con il nuovo sovrano. Con d’Angennes ha discusso anche degli incarichi pubblici da assegnare all’arrivo del re, ma Graziani ha evitato, su questo, di esporsi troppo.

Graziani cerca frattanto di favorire Hieronim Rozrazewski, parlando bene di lui con Andrzej Zborowski, con Rambouillet e con Jan Chodkiewicz, gran maresciallo di Lituania.