b. 62-V / Lettera 11

Regesto veloce

Rozdrażewski informa su quanto accaduto nell’assemblea nobiliare di Stęzyca.

Tipologia
it
Numero documento
11
Estensione materiale
4 pp.
Luogo di redazione
Lovitz
Data di redazione
23 giugno 1575
Edizioni del documento

pubblicata in Korespondencja Hieronima Rozrażewskiego, ed. P. Czaplewski, Toruń, Nakładem Towarzystwa Naukowego w Toruniu, 1937, I, pp. 138-140.

Regesto approfondito

Nelle precedenti lettere inviate a Graziani da Stęzyca Rozdrażewski ha già delineato l’avvio dell’assemblea, ora conclusa tra l’inazione dei francesi.

Rozdrażewski deplora che i cattolici si siano divisi mentre gli eretici cospiravano per sottrarre il regno a Enrico di Valois. Teme tuttavia che, come si è dimostrato ultimamente, il comportamento dei francesi renda la loro presenza più molesta che utile, proprio mentre si attende un secondo ambasciatore che affiancherà Guy du Faur de Pibrac, ambasciatore di Francia in Polonia già presente nel Regno. I due inviati potrebbero ora cercare di accattivarsi gli animi degli eretici. Frattanto il secondo ambasciatore ha già scritto una lettera ai «proceres» che Rozdrażewski invierà a Stanislao Hosius, vescovo di Varmia, il quale la inoltrerà a sua volta a Graziani. Al termine dell’assemblea non è stato designato il nuovo re, sicché Rozdrażewski ritiene che difficilmente i cattolici troveranno un accordo.

Jakub Uchański, arcivescovo di Gnesna, ha affermato dinanzi ai rappresentanti del re di non voler acconsentire ad alcuna sua richiesta. Stanisław Karnkowski, vescovo di Cuiavia, non ha preso parte all’assemblea e sembra si sia nascosto in Prussia.

Rozdrażewski intende occuparsi della diocesi di Plozca per servire in qualche modo la Polonia. Il vescovato di Posnania è stato assegnato «a rege nostro referendario»; si affida alla divina provvidenza per questa nomina.

Krzysztof Rozdrażewski è tornato dalla Francia per partecipare all’assemblea di Stęzyca. Dopo la morte della moglie, si spera che il conte Giovanni possa essere più equanime con Krystof.

Vincenzo Lauro, nunzio pontificio in Polonia, si è molto ingerito «in his negotiis nostris» e Olbracht Łaski, palatino di Siradia, non ha rapporti con lui.

Rozdrażewski, che si trova ora a Lovitz, per incontrare l’ambasciatore francese de Pibrac, non potrà essere a Roma per il giubileo, sebbene lo desideri. Sta adoperandosi attivamente presso Piotr Myszkowski, vescovo di Plozca, per ottenere, dopo di lui, quella diocesi.

Luoghi rilevanti
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