Ms. E97 / Lettera 11

Regesto veloce

Commendone racconta al cardinal Reumano che i protestanti sostenitori della Confessione augustana, minacciati dalle altre «sette», auspicherebbero un accordo con i cattolici, ma il ritardo dei principi nel raggiungere Augusta e l’urgenza militare in Ungheria rendono poco probabile il raggiungimento di un’intesa. Per tal ragione egli ritiene che la questione religiosa non dovrebbe essere affrontata nel corso della dieta, come del resto si augurano alcuni cattolici. In merito alla diffusione dell’«eresia» in Frisia, Commendone assicura che il pontefice verrà ragguagliato dettagliatamente dal cardinal Antoine Perrenot de Granvelle, il quale è stato molto ben informato, anche sulla situazione tedesca, dal fratello, ambasciatore del re di Spagna alla corte cesarea.

 «Cifra»

Si teme una decisione dell’imperatore sfavorevole ai cattolici, a cui si opporrebbe il duca di Baviera. I principi protestanti intendono fare «instantia a Sua Maestà acciocché aderisca alla Confessione augustana»; in caso contrario essi negherebbero ogni aiuto per le operazioni militari in Ungheria. L’ambasciatore imperiale a Costantinopoli ha precisato che al momento non ci sono le condizioni per una pace con i Turchi.

Numero documento
11
Estensione materiale
cc. 9r-13r
Destinatario
Reumano, Giovanni
Luogo di redazione
Augusta
Data di redazione
2 marzo 1566
Edizioni del documento

pubblicata in Nuntiaturberichte aus Deutschland, II: 1560-1572, V: Nuntius Biglia 1565-1566 (Juni). Commendone als Legat auf dem Reichstag zu Augsburg 1566, bearbeitet von I. P. Dengel, Wien und Leipzig, Hölder-Pichler-Tempsky A.-G., 1926, pp. 72-76.

Note libere

Testo cifrato reso in chiaro dal copista cinquecentesco.