Commendone conferma che in ossequio alle istruzioni papali, ribadirà al nunzio in Polonia l’importanza di dissuadere il re dalla richiesta di divorzio, potendo contare, tra il resto, sull’appoggio dato alla regina da vari senatori e notabili del regno. Il legato riferisce inoltre di aver più volte affrontato l’argomento con l’ambasciatore polacco il quale, dopo averne scritto al re, gli ha assicurato che per il momento la richiesta non verrà avanzata. Commendone scrive poi di aver continuato a indagare sulle concessioni che l’imperatore avrebbe accordato ai protestanti in Austria: benché si debba aspettare la risposta ufficiale dell’imperatore al pontefice su tale questione, sia lui sia l’ambasciatore spagnolo ritengono che l’argomento non verrà più affrontato fino alla prossima dieta.