Commendone scrive che continuerà a visitare la diocesi d’Austria, con l’aiuto di Scipione Lancellotti e del nunzio Melchiorre Biglia, annunciando che nel giro di una settimana lascerà Vienna per Passavia e, di qui, si trasferirà a Salisburgo. Egli proseguirà poi le visite delle altre diocesi, recandosi anche in Ungheria. Venuto a sapere che uno dei consiglieri «eretici» chiamati a Vienna dai protestanti si è trattenuto con un nobile a Krems, Commendone ne ha parlato con l’imperatore, il quale ha ribadito di non voler accordare alcuna concessione ai protestanti.