Commendone comunica di aver discusso con l’imperatore del contenzioso tra il cardinale di Trento e l’arciduca Ferdinando II di Tirolo. Pur risentito con quest’ultimo e con il suo cancelliere, cui imputa gran parte della responsabilità, l’imperatore spera comunque in una prossima risoluzione; ha inoltre affermato di voler scrivere all’arcivescovo di Colonia per imporgli di accettare le richieste del pontefice. L’imperatore riceverà a breve Scipione Lancellotti.

 «Cifra»

Commendone ritiene che l’imperatore si occuperà diligentemente della questione dell’arcivescovo di Colonia, perché ha bisogno del sostegno dei tre elettori ecclesiastici, nella speranza di favorire in tal modo l’elezione di un proprio figlio come successore al trono imperiale.