Berlino

Data
19 febbraio 1561, 17:00:00 – 25 febbraio 1561
Da evidenziare
Fonte / Citazione

Fulvio Ruggieri, Viaggio d'Alamagna fatto dal cardinal Commendone l'anno 1560, in Nuntiaturberichte aus Deutschland, 2/II: Nuntius Commendone 1560 (Dezember)-1562 (März)1560-1572, hrsg. v. A. Wandruszka, Graz-Köln, Böhlaus, 1953, pp. 57-170

pp. 76-78, «Qui fa la sua residenza Joachino, marchese di Brandemburg et elettore d'Imperio, il quale mandò la medesima sera il suo cancelliere et il marescalco a scusarsi con monsignore di non averlo mandato ad incontrare non l'havendo saputo perchè monsignore era venuto secretamente, per il sospetto, che si haveva in simili paesi; et l'invittorno la mattina à pranzo col marchese, dove andò poi monsignore in habito di vescovo accompagnato la mattina con molti nobili della sua corte et fu ricevuto con molta humanità dal detto marchese, il quale lo tenne poi semper alloggiato nel più honorato luogo del suo palazzo, usandogli ogni sorte d’honore et di cortesia in darli il primo luogo et venir spesso a mangiare nel suo alloggiamento et massime nel haver offerto in dono a monsignore argenti et cavalli per molto valore con tanta instantia et tante volte che si dubitò che non restasse offeso della ricusa che fece monsignore di non accettare cosa alcuna.

Questo marchese è huomo di gran statura, d'età d'anni ottantasette, humano et molto piacevole, parla latino ma non molto sicuramente. […] Nelle cose della religione egli è lutherano, nondimeno è osservantissimo delle cerimonie,  ogni giorno ode il vespro et gli altri offitii, et fa dir la messa nel modo nostro. […] In una chiesa che si congionge per un corridoio al suo palazzo. Nella qual chiesa sono molti sacerdoti consecrati già secondo la religion antica, et alcuni in Vitemberg secondo il modo loro d'adesso.  In questa chiesa un giorno il marchese mostrò a monsignore in una stanza terrena molte statue d'argento di diversi santi, et fra gli altri san Mauritio con una corona ornata di molte perle et altre pietre pretiose.

[…] Il marchese ha per moglie Edeviga, sorella ma d'altra madre, di Sigismondo, presente re di Polonia, la quale è di età d'anni 45, grassa estremamente, picciola et stroppiata delle gambe, per tal modo, che non può muoversi senza esser portata. Questa donna ha voluto sempre essere cattolica non ostante le molte persuasioni, che le sono state fatte dal marito, da figliuoli et da molti altri et è più che mai cattolica et devota et ha udito sempre messa, ancora che difficilmente trovi preti, essendo stati scaciati e maltrattati».

Commendone a Giovanni Dolfin, 20 gennaio 1561, KU, KSRL, Graziani-Commendone Coll., Letterbooks-Commendone, Ms. 86, Registro II, lettera 43:

«Il dì seguente fui con Sua Signoria Illustrissima per due hore inanzi pranzo, et per altre tante dopo pranzo, movendomi essa sempre varie questioni circa i dogmi controversi, et circa il concilio, et non di meno togliendomi ogni occasione d’esporle la mia comissione, ond’io la sera ne feci un poco d’instantia col primo consigliere. […] Egli si rende assai trattabile in molte [richieste avanzate dai protestanti]: una le pare ragionevolissima, che i loro theologi habbiano voto in Concilio, et più volte n’ha parlato meco efficacissimamente».

Luogo
Berlino